Economia

Lagarde, un altro mini taglio: tutti i numeri Bce

di Cristiana Flaminio -


Tutto come ampiamente previsto: arriva un altro (mini) taglio ai tassi della Bce, ieri pomeriggio Christine Lagarde ha confermato i pronostici della vigilia. Il costo del denaro scende di 25 punti base e torna a 3,50%, restando ancora in territorio recessivo. Contestualmente, però, i banchieri centrali hanno deciso di limare i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 3,65% e al 3,90%. Ciò si tradurrà in un risparmio mensile per chi ha da fronteggiare la rata del mutuo che uno studio di Facile.it ha stimato, già nei giorni scorsi, in circa 85 euro. Dopo aver benedetto il piano Draghi (almeno nella parte che perora l’unione dei mercati dei capitali), e dopo aver definito “molto interessante” l’affare Unicredit-Commerzbank dicendosi curiosa di vedere “come andrà a dipanarsi” la vicenda, Lagarde ha snocciolato le cifre che la Bce si aspetta per l’economia europea: la disoccupazione rimarrà al 6,5% fino al 2026 ma la crescita è in calo e si fermerà allo 0,8% quest’anno per poi crescere dell’1,3% nel 2025 e dell’1,5% nel 2026. I dati sull’inflazione sono contrastanti ma sotto controllo per la banca centrale. Difatti le previsioni Bce confermano quelle di giugno: 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026.

Ci sarebbe, se non da esultare, quantomeno da tirare un sospiro di sollievo. Invece Lagarde, more solito, è riuscita a rovinare la festa del mini taglio Bce. A chi le chiedeva del futuro dei tassi ha replicato cantando: “Que sera, sera”. Almeno le apparenze (da falchi) bisogna salvarle.


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