Attualità

L’accusa da Mosca: esplosivi da Italia e Germania per attentati supervisionati da Zelensky

di Angelo Vitale -


Dalla Russia arriva la pesante accusa che coinvolge il nostro Paese, la Germania e il presidente ucraino Zelensky, con il dettaglio di esplosivi partiti alla volta della Russia per organizzarvi attentati. La filiale di San Pietroburgo del Servizio di sicurezza russo (Fsb) – fa sapere la Tass – ha bloccato un canale per la fornitura di esplosivi e detonatori elettrici dall’Europa alla Russia destinati ad atti terroristici.  Il materiale, si legge in un comunicato, è stato trasportato in diverse spedizioni dall’Italia e dalla Germania nascosto in cavità di pezzi di ricambio per auto. 

L’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti scrive poi che le attività di coloro che pianificavano un attentato terroristico in Russia erano supervisionate dall’ufficio del presidente ucraino Vladimir Zelensky.

Gli aggressori che preparavano un atto terroristico – è sempre Ria Novosti ad affermarlo – sono stati identificati e arrestati, mentre le loro attività sono state supervisionate dal vice capo dell’ufficio di Zelensky, Roman Mashovets, che è ricercato in Russia. “Sulla base della scoperta di materiale terroristico a San Pietroburgo, le autorità investigative del Servizio federale di sicurezza hanno aperto un procedimento penale per un reato ai sensi dell’articolo 226 paragrafo 1 (‘Contrabbando di esplosivi’)”, ha spiegato l’Fsb. Il dipartimento ha osservato che un sistema simile per il trasporto di esplosivi dall’Europa alla Russia era già stato scoperto nell’aprile 2023 in Crimea. Per identificare gli organizzatori e i complici degli imminenti atti di sabotaggio e terroristici, le autorità russe hanno chiesto la collaborazione dei servizi segreti europei competenti, ma finora sono rimaste senza risposta, conclude l’agenzia. 


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