Turismo

LA VALIGIA SUL LETTO – La Pompei contemporanea dei Rooftop con vista Vesuvio

di Nicola Santini -


Dici Pompei e pensi alla gita di un giorno di strada quado pianifichi una vacanza o un weekend in Costiera Amalfitana, se passi da Napoli o con l’unico scopo (che merita sempre e comunque) di visitare gli scavi e i resti di quella città così affascinante che la storia ha restituito al presente. Difficilmente Pompei viene inquadrata come meta dove poggiare la valigia sul letto, alla scoperta di un centro storico ricco di fascino, buona cucina, antiquari raffinati e, a sopresa, eccellenti espressioni di design.

Convinzione da rivedere una volta che uno soggiorna in Habita79, Pompei MGallery Collection, che gode di una posizione straordinaria nel cuore di Pompei, scatola antica abitata da design contemporaneo dove l’arte del ricevere si mescola a quella del buon mangiare e del benessere.
L’albergo si trova a pochi passi dall’entrata dei meravigliosi scavi del Parco Archeologico, patrimonio Unesco. Non serve nemmeno sforzarsia chiamare un taxi.
L’antica Pompei, una città sommersa dall’eruzione del Vesuvio e dimenticata per 1700 anni, racconta un’affascinante leggenda che ha ispirato nei secoli opere artistiche, libri, design, musica e film. A partire dalla scoperta dell’antica Pompei avvenuta nel 1748, questi scavi sono diventati uno spazio di suggestione che ha goduto e gode di fama mondiale, tanto da diventare alla fine dell’Ottocento, tappa irrinunciabile del Gran Tour che gli intellettuali europei facevano in Italia.

L’hotel beneficia di una vista esclusiva sul parco nazionale del Vesuvio ed è in una posizione strategica per esplorare uno dei siti archeologici più importanti del mondo. Il numero 79, contenuto nel nome dell’hotel, per un interessante casualità non è solo il numero delle stanze presenti nella struttura, ma richiama l’anno dell’eruzione del Vesuvio, che ebbe luogo il 24 ottobre del 79 d.C. Nel primo pomeriggio di quel giorno una serie di esplosioni, causate dal contatto del magma in risalita con l’acqua della falda superficiale, provocarono l’apertura del condotto eruttivo portando alla creazione di una colonna eruttiva alta circa 25 km sopra il vulcano.

La struttura è ospitata all’interno di un maestoso edificio di inizio ’900 circondato da rigogliosi giardini e sovrastato da un incredibile rooftop panoramico di 1000 mq con vista impareggiabile sul Vesuvio.
Storicamente di proprietà della Curia, era stata originariamente pensata alla metà degli anni ‘40 per accogliere i fedeli in pellegrinaggio al Santuario, oggi l’hotel fa parte della esclusiva collezione di hotel MGallery del gruppo Accor ed è stata recentemente oggetto di una completa ristrutturazione, riaprendo infatti nel 2021.

Il progetto di recupero della struttura, che ha coinvolto un team di architetti tra cui Giuliano dell’Uva e Gianluca Marangi, è stato ispirato dall’idea di costruire “la casa di un viaggiatore del Grand Tour contemporaneo”. Una struttura ricettiva pensata per offrire agli ospiti un’esperienza di soggiorno raffinata e confortevole, accompagnata da un’attenta offerta gastronomica e un centro benessere.
Gli interni sono stati allestiti con la precisa volontà di evocare suggestioni stilistiche e architettoniche di una storia antica, ma in chiave moderna. Nelle 79 camere, di diversa tipologia, di questo grande albergo si respira un’eleganza sobria e raffinata, che deriva dalla fusione tra un design moderno e atmosfere provenienti dalle antiche domus pompeiane. Ad arredare i luminosi ambienti comuni si trovano pezzi di design contemporaneo, come le poltrone disegnate da Gio Ponti e Tom Dixon. A completare il quadro un rooftop che ospita due ristoranti con vista sul Vesuvio.


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