LA VALIGIA SUL LETTO – Al Caesar Augustus, scrigno di storie e ricordi
Foto ©Alessandra Farinelli
Il primo fu Omero che a Capri ambientò l’episodio di Ulisse ammaliato dal canto delle sirene.
Dall’Isola Azzurra, fascionosa e bellissima passò Goethe che, dopo aver rischiato di naufragare contro gli scogli a causa di una tempesta, tornò a Napoli e scrisse che al solo ammirarla da lontano “sentii nell’animo viva la parola di Omero”.
Capri folgorò Tommaso Marinetti, che propose di installare un ascensore per raggiungere la cima dei Faraglioni, ma anche Pablo Neruda, il cui soggiorno ha ispirato anche il libro dello scrittore cileno Antonio Skármeta “Il postino di Neruda” da cui è stato tratto il film di Michael Redford “Il postino”, interpretato, tra gli altri, da Philippe Noiret e Massimo Troisi. Fra i viaggiatori illustri che soggiornarono nell’Isola anche Lenin che voleva creare la “Scuola di Capri” dove riunire e formare i nuovi teorici della rivoluzione.
Di tutt’altra natura le considerazioni del Marchese De Sade che racconta “non è raro vedere delle giovani ragazze di una bellezza appariscente; si mettonosu bene e con civetteria. Noi fummo impressionati una domenica nel vedere delle paesane in corsetto di seta ricamato color rosa”.
Ancora oggi l’Isola è meta della “meglio società” dalle star internazionali ai magnati della finanza, dagli intellettuali alle rockstar scelgono di fare la passerella fra i vicoli e la Piazzetta o ritirarsi “in incognito” nei lussuosi hotel che compongono l’offerta luxury di Capri.
Uno di questi è il Caesar Augustus, membro della catena Relais & Chateaux. Situato ad Anacapri sulla scogliera a 300 metri a picco sul mare, il Caesar Augustus gode di una vista unica che spazia sul Golfo di Napoli e la Costiera Amalfitana e che si può ammirare, sotto diverse angolazioni, da ognuna delle 49 camere e delle 6 suite della struttura caratterizzate da affacci che incorniciano come quadri il paesaggio incantato.
Di quello che era il buen retiro che il principe russo Bulhak, il Caesar Augustus conserva l’atmosfera da dimora privata, più che un hotel sembra di soggiornare in un’elegante villa di metà dell’800.
Ogni camera ha una sua anima diversa dalle altre per stile, colori, arredi e accessori che i proprietari, l’hotel è una delle pochissime strutture di alto livello ancora a conduzione familiare, hanno riportato dai loro viaggi per il mondo. Una collezione di memorie da condividere con gli ospiti.
Come un perfetto padrone di casa Francesco Signorini, proprietario dell’hotel, accoglie gli ospiti al loro arrivo, ascolta le richieste di ognuno, raccoglie i complimenti che riporta ai membri dello staff.
Complice la bellezza e la tranquillità che aleggia in tutta la struttura, gli ospiti passano le loro giornate a bordo della piscina a sfioro che dà l’idea che il mare salga super la scogliera e si adagi tranquillo nel giardino oppure in relax nella terrazza che cambia colore col passare delle ore dal rosa tenue dell’alba passando per la luce intensa del giorno fino all’atmosfera della sera, quando le note del pianoforte sottolineano le mille sfumature del cielo al tramonto.
Un discorso a parte merita l’orto, uno dei pochi presenti sull’Isola, che impone i piatti della cucina della Terrazza di Lucullo, il ristorante capitanato dallo chef Eduardo Vuolo, si ritrova nei drink del bar, fa da sfondo a rilassanti massaggi che le mani esperte delle operatrici regalano nelle cabine immerse nel verde con vista sul blu e che è percorso da sentieri dove passeggiare nell’ombra.
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