Ambiente

La spina al posto della pompa: dal governo contributi per trasformare i point carburanti

di Angelo Vitale -


La spina al posto della pompa. Non solo stazioni per il rifornimento di benzina, gasolio e gas, nella skyline futura di strade e città? Il governo ci pensa. “Al fine di accelerare la transizione dei trasporti stradali verso la decarbonizzazione, ai titolari di impianti stradali di distribuzione carburanti di benzina e gasolio per uso autotrazione aperti al pubblico, che convertono i propri impianti entro il 31 dicembre 2027, in stazioni dedicate alla ricarica di veicoli elettrici con potenza pari o superiore a 90 kilowatt per singola infrastruttura, è riconosciuto un contributo finalizzato alla dismissione dell’impianto e alla correlata apertura della stazione di ricarica”. E’ la bozza di un disegno di legge che oggi dovrebbe essere all’esame del Consiglio dei ministri.

Il contributo, si legge nella bozza del provvedimento, “è riconosciuto nella misura massima del 50% delle spese sostenute, fino a un importo massimo di 60mila euro per le spese per gli interventi di dismissione” e “per l’installazione delle infrastrutture di ricarica e delle relative opere di connessione alla rete elettrica, ivi compresi le cabine elettriche di immissione e prelievo e gli impianti di accumulo asserviti ai dispositivi di ricarica e i relativi cavidotti e/o elettrodotti”.

La dismissione, si sottolinea nella bozza del provvedimento, “è effettuata mediante: la messa in sicurezza dell’impianto e l’isolamento delle matrici nel sito interessato attraverso la rimozione delle infrastrutture fuori terra non funzionali alla nuova stazione di ricarica di veicoli elettrici; la rimozione dei fondami e degli eventuali prodotti residui presenti nei serbatoi afferenti all’impianto; l’inertizzazione dei serbatoi interrati dei carburanti dismessi e delle relative condotte”. Il progetto, si precisa, “può prevedere che la stazione di ricarica di veicoli elettrici sia allocata su aree diverse dal sedime dell’impianto dismesso”. Il contributo, tuttavia, “non è erogato sino a quando l’intero progetto, comprensivo delle fasi di dismissione e realizzazione della nuova stazione di ricarica, non è stato realizzato”.


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