Economia

La spending review di Giorgia: obiettivo 2 mld

di Cristiana Flaminio -


Ecco le linee guida per la spending review. L’obiettivo è ambizioso. L’asticella, inizialmente posta a 1,5 miliardi di risparmi, è stata alzata a due miliardi dal ministro all’Economia e alle finanze Giancarlo Giorgetti. Il titolare del Mef fa sul serio e, quando ha presentato la Nadef, nei giorni scorsi, aveva già avvisato i suoi “colleghi” meno solerti sul fronte dei risparmi della spesa pubblica. “Quello che non hanno fatto gli altri ministeri, lo faremo noi”. L’altra sera, così, è arrivata in consiglio dei ministri la lista dei tagli da fare per consentire al governo di raggranellare un tesoretto che, in un momento di ristrettezze come questo, farebbe davvero comodo a Giorgetti e alla stessa Meloni. Le linee guida sono state presentate l’altra sera dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano. Si tratta di un atto che dà il via libera al Mef per le “attività di competenza”. Per mettere a punto il piano di dimagrimento della spesa pubblica, ogni ministero potrà avvalersi di consulenti esterni. Per quest’anno sono previsti finanziamenti da venti milioni che saliranno a 25 nel 2024. Per poi giungere a trenta milioni nel 2025. Saranno investiti, dunque, 75 milioni di euro con l’obiettivo di risparmiare (almeno) due miliardi di euro. Il piano, però, non sarà lacrime e sangue. Non saranno, evidentemente, posti gli obiettivi drammatici che, all’epoca del governo Monti, accompagnarono l’escalation rigorista di quell’esecutivo. Due miliardi, dunque, possono rappresentare un traguardo raggiungibile per la spending review del governo Meloni. Ora tutto sta ad “avviare celermente”, come si legge nel documento, le operazioni di snellimento per la spesa pubblica e per quella degli organismi di governo. Non ce lo chiede l’Europa, questa volta. Lo pretende Giorgetti.


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