Spagna in ginocchio: almeno 50 morti, Valencia è allagata, decine di dispersi, Sanchez convoca un Comitato di crisi
Decine di morti in Spagna per le improvvise alluvioni che hanno travolto la provincia di Valencia, decine sono i dispersi, le ricerche sono rese difficili dalle condizioni meteo che stanno anche ostacolando il recupero dei cadaveri. I fiumi d’acqua hanno inondato le strade, abbattendo muri e devastando abitazioni ai piani bassi. I media locali, in particolare il quotidiano La Provincia, fanno riferimento a 40 morti secondo stime e news ancora approssimative, ma già sarebbero divenuti 50.
Le piogge torrenziali colpiscono la Spagna e in particolare l’area da ormai 48 ore. Lo conferma un primo bilancio del comitato di crisi allestito al palazzo di governo della Moncloa. Il numero delle vittime potrebbe crescere poiché sono molte le persone disperse a causa delle inondazioni che hanno isolato alcune località. Secondo il servizio meteorologico nazionale spagnolo, le piogge dovrebbero continuare fino a giovedì.
Il presidente della Generalitat Valenciana, Carlos Mazón, ha parlato di “diverse morti” a causa delle inondazioni, ma ha affermato che è “materialmente impossibile” quantificare con precisione il numero delle vittime. Almeno altre sei persone risulterebbero disperse nella città di Letur nell’area di Albacete. Tra le vittime, quattro bambini. Cinque decessi sono stati registrati a Torrent, quattro a Paiporta, uno a Chiva, uno a Cheste, uno a Alfafar e uno ad Alcudia. In alcune località sono caduti fino a 30 centimetri di pioggia in poche ore.
Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha dichiarato che un numero imprecisato di persone risulta disperso a causa delle inondazioni e ha chiesto ai cittadini di agire con “grande cautela” ed evitare di muoversi se non necessario. Il governo spagnolo ha istituito un comitato di crisi, secondo quanto riportato dal Palazzo della Moncloa. Sarà presieduto da Sánchez e coordinerà il lavoro della Guardia Civil, della Polizia Nazionale, della Direzione Generale della Protezione Civile e dell’Unità Militare di Emergenza.
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