Architettura

La siccità che fa bene al turismo? In Grecia un villaggio perduto riaffiora da un lago prosciugato

di Angelo Vitale -


La siccità che fa bene all’architettura, o almeno alla riproposta turistica di un abitato storico sommerso più di cinquant’anni fa: in Grecia riemerge da un lago artificiale superficiale prosciugato dalla mancanza di acqua il villaggio di Kallio che era stato sommerso alla fine degli anni ’70 all’atto della realizzazione della diga di Mornos, 200 km a ovest di Atene.

Una “riscoperta” che ha il sapore dell’archeologia di un tempo, resa possibile dal persistere della siccità che flagella la grecia.

Il lago artificiale, alimentato dai fiumi Evinos e Mornos, era finora la principale riserva idrica di Atene, via via depauperata, con il livello dell’acqua sceso sempre di più: il climate change, gli inverni sempre più miti, l’assenza di precipitazioni piovose.

Il livello del bacino è “calato in modo allarmante”, denuncia ul residente del posto, Anastasis Papageorgiou, che da tempo vive vicino al lago. “Dobbiamo tutti essere coerenti e attenti all’uso dell’acqua”, aggiunge.

Negli ultimi mesi, secondo l’operatore idrico statale EYDAP, il lago di Mornos era sceso del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: da qui, il riemergere dei primi tratti dell’abitato di decenni fa, le rovine di una scuola e di alcune case. Diventerà una meta turistica?

Una riemersione che non è la prima per il villaggio di Kallio, le decine di case “annegate” negli anni ’70 erano già ricomparse, durante un precedente periodo di grave siccità, una ventina di anni dopo.

Un fenomeno sempre più grave, la siccità, in Grecia: quest’anno il Paese ha registrato i mesi di giugno e luglio più caldi mai ricordati. E anche altri bacini idrici che forniscono acqua alla regione dell’Attica, tra cui Atene, hanno registrato un calo significativo dei livelli idrici. Tanto da che le autorità hanno invitato i 3,7 milioni di persone che vivono nella regione a non sprecare acqua. Mentre il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha chiesto all’intera popolazione di fare di più per proteggere le risorse idriche. “Non possiamo permetterci il lusso di sprecare acqua in un momento in cui sappiamo con certezza che ne avremo di meno”, ha affermato.


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