La scritta “W Turetta” in una scuola di Barletta, la denuncia e la protesta degli studenti
Messaggi volgari, frasi offensive contro le donne, simboli nazisti, disegni osceni e, tra tutti, una scritta inquietante: “W Turetta”. Questo lo scenario di fronte cui si sono trovate le studentesse del Liceo classico, musicale e delle scienze umane “Casardi” di Barletta, quando nei giorni scorsi sono apparse queste scritte sui muri e sulle porte dei bagni femminili. L’episodio, segnalato dagli stessi alunni, sarebbe avvenuto mentre i bagni maschili erano temporaneamente chiusi e venivano utilizzati quelli riservati alle ragazze.
Quel “W Turetta”, in riferimento a Filippo Turetta, il giovane reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin, ha suscitato sdegno e rabbia tra gli studenti, ma anche tra i rappresentanti delle istituzioni locali. I consiglieri comunali Carmine Doronzo e Michela Diviccaro, di Coalizione Civica, hanno espresso “profonda indignazione e condanna per atti vandalici, corredati da simboli nazisti, che rappresentano una chiara manifestazione di ideologie violente e inaccettabili”. In una nota, i consiglieri hanno chiesto un intervento immediato da parte delle autorità competenti per individuare i responsabili e impedire che simili episodi possano ripetersi o degenerare in comportamenti ancora più gravi. Hanno inoltre dichiarato di voler “condividere mobilitazioni e iniziative di qualsiasi forma utili a denunciare e fermare questa deriva inaccettabile”.
Francesco, rappresentante d’istituto, ha descritto l’accaduto come “un pugno nello stomaco”. Visibilmente colpito, ha dichiarato: “È una grandissima vergogna leggerla. Non come studente, né come uomo ma come essere umano mi sono sentito colpito e mi fa male solo immaginare cosa abbiano provato le mie compagne di scuola. È davvero vergognoso quanto accaduto”.
In risposta all’episodio, il corpo studentesco ha organizzato un sit-in davanti alla scuola per manifestare il proprio sdegno e ribadire un deciso rifiuto alla violenza di genere. “È tragico, inaccettabile e abominevole: quelle offese e quel ‘W Turetta’ sono inqualificabili”, ha affermato una studentessa durante la protesta, mostrando un cartello con la scritta: “Il rispetto incomincia tra i banchi di scuola”.
Anche la dirigente scolastica, Serafina Ardito, ha condannato con fermezza quanto accaduto, definendolo “un atto vile che offende la dignità della nostra comunità”. Ardito ha annunciato l’intenzione di promuovere percorsi di sensibilizzazione sulla violenza di genere, con l’obiettivo di educare al rispetto e alla convivenza civile.
Anche Valeria, un’altra rappresentante degli studenti, ha voluto prendere le distanze da quanto accaduto: “Mi sento in dovere di dissociare la comunità scolastica da questo episodio orribile e mi auguro che non si ripeta mai più”.
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