Corsa Unicredit a Commerzbank, ok Antitrust tedesco
L’Autorità federale tedesca per la concorrenza, la Bundeskartellamt, ha concesso a Unicredit l’autorizzazione antitrust ad aumentare la propria partecipazione diretta in Commerzbank fino al 29,99% del capitale sociale e dei diritti di voto correlati a tale partecipazione.
“UniCredit rimane concentrata sull’esecuzione della seconda fase del proprio piano strategico UniCredit Unlocked – fa sapere l’istituto -. Commerzbank rimane un investimento, con protezione da eventuali ribassi. UniCredit si è assicurata l’opzionalità di poter eseguire l’operazione solo se rispetterà i suoi rigorosi parametri finanziari e se migliorerà il suo stimolante piano di base”.
UniCredit aveva gradualmente incrementato la propria partecipazione in Commerzbank, raggiungendo quasi il 21% nel settembre dell’anno scorso tramite l’acquisizione di strumenti finanziari. Un percorso che ora si intensifica con l’approvazione dell’Antitrust tedesco per salire fino al 29,9%, limite massimo prima di dover lanciare un’offerta pubblica di acquisto. La Bce aveva già concesso il via libera definitivo nel marzo scorso, autorizzando la conversione dei derivati in azioni.
In Germania, il governo, detentore del 12% di Commerzbank, aveva definito la scalata con Scholz un “atto ostile”, sostenendo l’indipendenza della banca. Il probabile futuro cancelliere Friedrich Merz è critico, temendo implicazioni strategiche. In casa Unicredit, l’ad Andrea Orcel ha sempre affermato che si tratta di un “investimento strategico” e, escludendo richieste di posti nel Cda, ribadito che l’obiettivo è testare l’integrazione bancaria europea.
Nel Paese, i sindacati temono tagli occupazionali e riduzione dei prestiti alle piccole e medie imprese. L’ad di Unicredit ha finora espresso sempre cautela, ribadendo che Unicredit può “aspettare fino al 2027” per decidere se aumentare ulteriormente la partecipazione o disinvestire. La quotazione dell’istituto bancario oggetto dell’operazione è raddoppiata dall’annuncio iniziale, rendendo cruciale la negoziazione con il governo tedesco sul prezzo.
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