La prossima mossa di Trump è forse svalutare il dollaro?
E se il piano di Trump fosse quello di svalutare il dollaro per far comprare più prodotti Usa? La guerra dei dazi è appena scoppiata e l’andazzo è chiaro: chi può contratta con Washington. Tutti tranne ovviamente la Cina, bersaglio grosso del presidente Usa. Il mondo – States compresi – è invaso da prodotti cinesi a basso costo, e questo non va più bene alla più grande potenza (soprattutto militare) mondiale. Quindi forse, dopo i dazi, scelta obbligata per far ripartire la produzione interna, la prossima fase è quella della svalutazione del dollaro, per rendere più competitivi i prodotti Usa. Come moneta di riferimento mondiale, sia negli scambi commerciali che come valuta di riserva, il dollaro è sopravvalutato: esercitando pressioni affinché investitori e paesi scarichino i loro dollari, diventerà una valuta “normale”. A quel punto, con dollaro debole e dazi alle stelle, esportare merci negli Usa sarebbe un bagno di sangue. Quindi forse le aziende straniere investiranno direttamente negli States. E il gioco (di Trump) è fatto.
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