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La polizia inglese indossa videocamere che disattiva in caso di violenza

di Martina Melli -


La polizia inglese indossa videocamere e le attiva e disattiva a suo piacimento. Lo strumento, introdotto circa dieci anni fa e costato 90 milioni di sterline, dovrebbe servire a garantire la trasparenza delle operazioni e invece viene spesso spento durante abusi di potere ed episodi di violenza. Lo ha rivelato un’inchiesta della BBC che ha raccolto almeno 150 segnalazioni in Inghilterra e in Galles.

Tra le denunce più gravi ci sono la condivisione di materiale video tra colleghi o addirittura con amici; la condivisione di immagini di una persona nuda e registrazione nascosta di conversazioni; filmati persi, cancellati o non contrassegnati come prova, incluso il video, girato dalla polizia del Bedfordshire, di una donna che affermava di essere stata violentata da un ispettore.

Anche se alcuni dipartimenti hanno gruppi di controllo e le autorità di regolamentazione esaminano i filmati come parte di procedimenti per cattiva condotta, il problema rimane poiché è la polizia stessa a essere responsabile del controllo dell’uso delle videocamere. Dunque sono gli agenti ad autogestire le riprese e la fine che fanno le immagini registrate. Le forze dell’ordine non rilasciano quasi mai questi filmati alla stampa nel caso di incidenti significativi o in risposta a richieste di libertà d’informazione. Al contrario li rilasciano se accompagnano notizie di operazioni riuscite (così da fare bella figura) o in seguito a procedimenti giudiziari nei casi più importanti.

In questa questione controversa, si inscrive un altro ostacolo alla pubblicazione dei filmati di polizia: l’attuale quadro giuridico, includendo la legge sulla protezione dei dati, vieta la diffusione di quelle riprese. Il Ministero degli Interni non ha specificato se intende cambiare il modo in cui vengono utilizzate le telecamere o modificare la legislazione per incoraggiare le forze a pubblicare filmati con maggiore regolarità. Un portavoce ha affermato: “L’uso della tecnologia da parte della polizia, comprese le videocamere indossate sul corpo, deve essere legale e giustificato”.

 

 


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