La Piadina Romagnola? Tutelata in Giappone. In Italia desaparecido il progetto True Italian Taste
Dall’Emilia Romagna è strillata come una grande vittoria: la Piadina Romagnola Igp sarà tutelata in Giappone. Artefice del risultato, che può sembrare venato dal provincialismo ma non lo è, il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola Igp che in questi giorni si è visto riconosciuto la registrazione del marchio collettivo della Piadina Romagnola con la caratteristica effige del galletto, in relazione alla Piadina prodotta in Italia presso l’Ufficio brevetti giapponese.
In sostanza, all’interno dello Stato nipponico solo i soci del consorzio potranno utilizzare la dicitura della Piadina Romagnola che tutela il prodotto realizzato nel territorio della Romagna secondo disciplinare. Non solo. Le aziende socie interessate all’esportazione sul mercato giapponese del prodotto IGP dovranno essere autorizzate dal Consorzio per l’utilizzo del marchio collettivo del galletto, a ulteriore tutela della Piadina Romagnola. Una procedura, quest’ultima, già in vigore negli Stati Uniti, Svizzera e San Marino.
Un risultato non da poco, considerato il persistente fenomeno della contraffazione dei prodotti alimentari più noti del nostro Paese. l volume d’affari dell’Italian Sounding – unito a quello della vera e propria contraffazione – è di 100 miliardi di euro a livello globale, valore che negli ultimi dieci anni è cresciuto del 70%, e pari al triplo del fatturato dell’export italiano del settore alimentare (32,1 miliardi di euro nel 2017). I prodotti più imitati sono piatti pronti e surgelati, conserve e condimenti, latticini e pasta.
Questo è quanto emerge dalla ricerca condotta da Assocamerestero, nell’ambito del progetto True Italian Taste, su tutti quei prodotti che, attraverso l’utilizzo improprio di nomi e immagini, evocano una finta “italianità”.
Peccato che di questo progetto non si sappia attualmente più molto, considerato che il sito web che ne diffondeva iniziative e pubblicazioni riporta ad una sconfortante scritta: Modalità Maintenance attiva. Chissà, forse l’abituale cattiva abitudine, ad ogni cambio di governo, di mettere da parete ogni cosa per ripartire da capo con nuove sigle e una nuova organizzazione. Eppure l’Italian Sounding continua ad essere una insidia seria: lo rilevava con il rapporto 2023 anche l’Ismea, che dal Mef e dal Masaf è pur sempre sovraordinato.
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