Attualità

Calciopoli: indagati 13 calciatori per scommesse clandestine

di Angelo Vitale -


La nuova Calciopoli racconta di più di una dozzina di calciatori che sono indagati per scommesse illegali, l’inchiesta sulla scommesse clandestine coinvolge Sandro Tonali, Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo, Raoul Bellanova, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Weston McKennie, Leandro Paredes, Ángel Di Maria, Samuele Ricci, Cristian Buonaiuto, Matteo Cancellieri, e Junior Firpo. Sono indagati per aver utilizzato piattaforme di scommesse illegali, principalmente per giochi diversi dal calcio, come il poker, circostanza che in passato ha fatto emergere la loro “noia” nell’affrontare i ritiri e, in generale, i momenti liberi dall’impegno agonistico e di allenamento tanto da sfociare, in alcuni casi, nella vera e propria ludopatia.

I fatti risalgono al periodo tra il 2021 e il 2023 e hanno portato gli inquirenti a sequestrare oltre un milione e mezzo di euro, con cinque richieste di arresti domiciliari, tutte a carico degli organizzatori del traffico di scommesse, che operavano con una srl specializzata nella compravendita di orologi e oggetti di lusso, la Elysium Group, i calciatori giocavano a credito, quando i debiti di gioco crescevano venivano pagati attraverso la gioielleria di Milano che aveva due sedi e che rilasciava loro fatture per quanto vantato.

L’inchiesta nasce da una costola di quella partita a Milano nell’ottobre 2023 all’atto dei sequestri dei telefoni cellulari di Tonali e Fagioli. Dall’analisi dei dispositivi sono emerse le prove di un sistema di scommesse clandestine fondato su puntate effettuate su piattaforme online illegali. Secondo la ricostruzione degli investigatori i calciatori si assoggettavano al sistema, garantiti inizialmente nel poter giocare a credito facendo liberamente le loro puntate.

La Guardia di Finanza ha eseguito, nell’ambito di questo approfondimento d’inchiesta che rivela una nuova Calciopoli, un sequestro preventivo per un totale di 1.533.753 euro a carico di cinque persone fisiche e una persona giuridica che gestivano la rete di scommesse illegali con flussi di denaro difficili da tracciare grazie al sistema della finta compravendita di beni di lusso. Lo ha chiarito il procuratore Marcello Viola: “È stato accertato che gran parte dei pagamenti a saldo dei debiti di gioco venivano veicolati tramite una gioielleria, allo scopo di ostacolare la tracciabilità e l’individuazione dei reali beneficiari. Si trattava di finte vendite: orologi e gioielli non venivano mai consegnati”.

Minima (se non ridicola, considerate le loro finanze), la multa che rischiano i calciatori riguardo alla parte penale della vicenda. Sono indagati per la contravvenzione prevista dalla legge 401 del 1989, per aver giocato su piattaforme illegali e, in alcuni casi, per averle pubblicizzate all’interno dei loro contatti con altri calciatori. La contravvenzione può essere punita con l’arresto fino a 3 mesi e una multa fino a 500 euro, tuttavia, la sanzione può essere estinta pagando una oblazione, ovvero la metà del massimo dell’ammenda prevista, cioè 250 euro.

Più pesante il rischio sul piano sportivo di questa nuova Calciopoli, con squalifiche significative: secondo l’articolo 24 del regolamento sportivo, la violazione può comportare una squalifica non inferiore a tre anni e un’ammenda non inferiore a 25mila euro. Le sanzioni sportive potrebbero essere estese anche a livello Uefa e Fifa, influenzando la partecipazione dei calciatori in competizioni internazionali.


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