La nipote del boss: a Molfetta indaga la Dda per l’omicidio di Antonella Lopez, ferito un boss del clan di Japigia
La nipote del boss: spari in un locale di Molfetta nel Barese, alle prime ore di domenica, intorno alle 2.30, una ragazza di 19 anni di Bari morta per le ferite di arma da fuoco riportate, sul posto i sanitari del 118 che hanno tentato invano di rianimarla, i carabinieri della compagnia di Molfetta e del nucleo investigativo di Bari, indagini subito coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia dopo l’accertamento sull’identità della giovane rimasta uccisa. Una rissa, che ha coinvolto almeno una decina di persone, pare sia stata all’origine dei fatti dopo l’arrivo di un gruppo di giovani da Bari mentre il locale, il Bahia Beach – di giorno stabilimento balneare, di sera ritrovo musicale, aveva ospitato una serata cui erano intervenuti molti dee jay della zona – stava per chiudere. Senza esito l’intervento della sicurezza del locale per riportare la calma tra i giovani. A morire Antonia Lopez, 19enne di Bari, colpita da un proiettile.
Nella sparatoria, ad avere la peggio anche altri componenti del gruppo di cui faceva parte la giovane. Feriti un amico di Antonia Lopez e altre due persone, tutti di giovane età, tutti trasportati in ambulanze del 118 al Policlinico di Bari: non risultano in pericolo di vita.
Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, arriva a chiedere, nelle sue prime dichiarazioni, l’uso dei metal detector alle porte dei locali di ritrovo della zona, mentre il Bahia Beach viene posto sotto sequestro per consentire il pieno svolgimento degli accertamenti scientifici su quanto accaduto.
E si delinea il quadro generale della vicenda: la 19enne uccisa, Antonia Lopez conosciuta come Antonella, era la nipote di Ivan Lopez, un 31enne ucciso tre anni fa in un agguato sul lungomare del quartiere San Girolamo di Bari, residenza della famiglia Lopez. L’uomo fu freddato il 29 settembre del 2021 a colpi di pistola mentre tornava a casa su un monopattino elettrico. Per il delitto sono già imputati Davide Lepore, 31enne di Bari, e Giovanni Didonna, 29 anni, residente a Cellamare, che rispondono di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e dalle modalità mafiose. Secondo gli inquirenti, il delitto maturò in una faida tra gli Strisciuglio, a cui Ivan Lopez avrebbe fatto riferimento, e altri clan che si sono alternati nel controllo del territorio, i Capriati, boss di Bari vecchia e i gruppi di Japigia Parisi-Palermiti.
Forse non solo una tragica coincidenza, la morte della nipote del boss a Molfetta. Uno dei feriti è il ventenne Eugenio Palermiti, aspirante boss appartenente all’omonima famiglia mafiosa di Japigia.
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