Attualità

E’ morto Rino Tommasi, con Clerici telecronista del tennis

di Giorgio Brescia -


E’ morto a Verona, dove era nato 90 anni fa, Rino Tommasi, firma di punta del grande tennis e della grande boxe. “Il tennis può essere veramente lo sport di tutta una vita. Lo è stato certamente per me che l’ho praticato con modesti risultati, ma amato e studiato sempre con l’entusiasmo del primo giorno” ebbe a dire. E così fu. Con Gianni Clerici, dagli anni ’80, aveva formato la coppia più famosa di telecronisti del tennis internazionale, ed era stato premiato dall’Atp nell’82 e nel ’91 come giornalista dell’anno. L’altra grande passione il pugilato, di cui fu anche organizzatore di eventi. Malagò: “È stato un protagonista indiscusso del nostro mondo – ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò – . Siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore e di tristezza per il movimento sportivo italiano“.

“Pochi sono stati in grado di parlare, raccontare e narrare la nobile arte come hai fatto tu, Rino” è il messaggio della Federpugilato. “Siamo certi che continuerai a farlo nei cuori di tutti noi, amanti della grande Boxe. Fai buon viaggio, Maestro”, prosegue su Facebook la Fpi. “Il presidente Flavio D’Ambrosi, a nome di tutto il movimento pugilistico italiano, esprime profondo cordoglio per la scomparsa del grande Rino Tommasi”.

Numerosissime, nel corso della sua lunga carriera di telecronista, le sue espressioni che aveva reso popolari facendole entrare nel gergo sportivo televisivo. Per esempio, “sul mio personalissimo cartellino”, solitamente utilizzata prima di assegnare a proprio giudizio il punteggio del round appena concluso in un incontro di boxe. Oppure “circoletto rosso”, con la quale graficamente evidenziava a biro rossa un quindici sul taccuino durante la telecronaca di un incontro di tennis. E ancora, il termine “veronica”, utilizzato per definire una volée alta dorsale di rovescio, mutuandolo dall’omonima figura (pur completamente diversa) della corrida, oppure l’aggettivo “pesante” per indicare un vantaggio di tre game con già due break sull’avversario.


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