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La morte di Olivia Hussey: fu Giulietta e Maria di Nazareth per Franco Zeffirelli

di Dave Hill Cirio -


E’ morta a 73 anni l’attrice Olivia Hussey, nota al pubblico internazionale per le indimenticabili interpretazioni in due film di Franco Zeffirelli. L’attrice di origine argentina naturalizzata britannica fu scelta dal regista per due suoi capolavori, grazie ai suoi lineamenti delicati, i grandi occhi di cerbiatto e l’ovale del viso che non ammette confronti: fu Giulietta Capuleti in “Romeo e Giulietta” (1968) e Maria in “Gesù di Nazareth” (1977).

Nel 2008 le era stato diagnosticato per la prima volta un tumore al seno. “Olivia era una persona straordinaria – si legge in un post del suo account Instagram – il cui calore, saggezza e pura gentilezza hanno toccato la vita di tutti coloro che l’hanno conosciuta”. Aveva solo 15 anni quando recitò accanto all’attore britannico Leonard Whiting, 16 anni, nel ruolo di Romeo, nell’adattamento cinematografico del dramma “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, entrambi erano sconosciuti all’epoca. Il film, distribuito dalla Paramount e co-sceneggiato da Zeffirelli con Franco Brusati e Masolino D’Amico, venne candidato all’Oscar per il miglior film e ad altri tre premi Oscar, e l’attrice ricevette un David di Donatello e un Golden Globe per la sua interpretazione. Fu poi ancora con il grande regista italiano con il ruolo di Maria nella miniserie internazionale “Gesù di Nazareth” trasmessa da decine di televisioni nel 1977, con un cast kolossal in cui figuravano sei attori vincitori di premi Oscar (Anne Bancroft, Ernest Borgnine, Laurence Olivier, Anthony Quinn, Rod Steiger e Peter Ustinov), mentre altri sei attori erano stati candidati al Premio. Hussey recitò il ruolo della madre di Gesù, interpretato dall’attore inglese Robert Powell, che ottenne la consacrazione presso il grande pubblico.

L’attrice fu, sempre volto angelicato, pure protagonista della mini serie tv “Madre Teresa” (2003), diretta da Fabrizio Costa, sulla vita di Madre Teresa di Calcutta, la fondatrice delle Missionarie della carità. E poi memorabile nel ruolo di Jess Bradford, terrorizzata nella sua casa della confraternita, in “Black Christmas (Un Natale rosso sangue)” (1974) diretto da Bob Clark, film di culto considerato uno dei capolavori del genere horror ed il capostipite del sottogenere slasher. E anche l’imbronciata Rosalie Otterbourne, la figlia del personaggio di Angela Lansbury (Salomè Otterbourne) in “Assassinio sul Nilo” (1978), tratto dall’omonimo romanzo giallo di Agatha Christie e diretto da John Guillermin.


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