Tregua a rischio per la minaccia di Israele: al momento esiste un “blocco nel trasferimento degli ostaggi” israeliani che “avrebbero dovuto essere rilasciati da tempo da Hamas”. Lo ha ammesso, intervistato da Lci, il portavoce dell’esercito israeliano, il colonnello Olivier Rafowicz. “Hamas non sta mantenendo la parola data”, ha dichiarato, assicurando che Israele ha comunque “rispettato la tregua al 100%”.
Lo scambio, al momento, è di accuse: la minaccia della ripresa del conflitto è palese. Israele riprenderà l’azione militare nella Striscia di Gaza se il movimento integralista palestinese Hamas non rilascerà il secondo gruppo di ostaggi entro la mezzanotte. L’ala militare di Hamas, le Brigate Ezzedine al Qassam, ha annunciato un ritardo nel rilascio del secondo gruppo di ostaggi israeliani fino a quando lo Stato ebraico non rispetterà i termini di un accordo di scambio di prigionieri. E una fonte ha dichiarato che tutte le dichiarazioni di Hamas sulla presunta violazione dell’accordo da parte di Israele sono false.
Israele ribadisce e nega di non aver violato l’accordo raggiunto con il movimento integralista palestinese Hamas sulla tregua nella Striscia di Gaza e sullo scambio di ostaggi e detenuti. Così il portavoce del ministero degli Esteri dello stato ebraico, Lior Ben Dor.
Sulla questione, prova a mediare l’Egitto che “sta cercando di risolvere il problema del ritardo nel rilascio del secondo gruppo di ostaggi sequestrati dal movimento integralista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza”. Lo ha riferito l’emittente al Arabiya, che cita un funzionario palestinese.