Esteri

La mannaia di Trump si abbatte sull’Usaid. Musk: “Un nido di vipere, di estremisti marxisti che odiano l’America”

di Ernesto Ferrante -


L’amministrazione Trump vuole ridurre il numero di dipendenti dell’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale (Usaid) da oltre 10mila a circa 290. A riportare la notizia è il New York Times, citando tre persone a conoscenza dei piani. Resterebbe in servizio esclusivamente il personale specializzato in assistenza sanitaria e umanitaria.

La Us Agency for International development che Elon Musk ha affermato di voler chiudere con il benestare di Donald Trump, è stata creata nel 1961 dal presidente John F. Kennedy, sulla base del Foreign Assistance Act, per guidare l’azione del governo americano per gli aiuti all’estero. Tuttavia, nel corso degli anni, ha assunto connotazioni sempre più politiche, fungendo come articolazione del “Deep State” funzionale alle sue operazioni di “regime change” nei Paesi ritenuti ostili.

Nel 2023 ha gestito un bilancio di 40 miliardi di dollari secondo i dati forniti Congressional Research Service, citati dal Washington Post, elargendo fondi a Ong, governi stranieri, organizzazioni internazionali o altre agenzie Usa. L’Usaid è presente in 130 Stati. Tra i principali destinatari dei suoi esborsi figurano Ucraina, Etiopia, Somalia e Repubblica democratica del Congo.

Il Segretario di Stato Marco Rubio, che ha recentemente assunto il controllo dell’Usaid come amministratore pro tempore, ha insistito durante un’intervista a Fox News sul fatto che “non si tratta di eliminare gli aiuti esteri”. “Ma siamo di fronte a un’insubordinazione”, ha aggiunto, parlando di dipendenti “totalmente non collaborativi”. Quindi “non abbiamo avuto altra scelta se non quella di prendere misure drastiche per riportare la situazione sotto controllo”.

Secondo il presidente Donald Trump, l’agenzia di Washington da 42,8 miliardi di dollari l’anno, è “gestita da pazzi radicali”. “Abbiamo identificato diverse azioni all’interno dell’Usaid che appaiono designate ad aggirare gli ordini del presidente e il mandato del popolo americano”, si legge in una mail inviata dall’amministratore ad interim dell’agenzia, ottenuta dal Washington Post, in cui si comunicano le sospensioni “con salario pieno e benefit fino ad ulteriore notifica”.

Poche ore prima era arrivata un’altra direttiva in cui si intimava ai 10mila dipendenti di non avere “comunicazioni con l’esterno”, in particolare media ma anche lo stesso Dipartimento di Stato.

Due alti funzionari della sicurezza dell’Usaid, sono stati sospesi dopo aver negato ai funzionari del Dipartimento per l’efficienza governativa di Elon Musk l’accesso ai sistemi dell’agenzia. A rivelarlo è stata la Cnn. Uomini dell’ufficio di Musk hanno cercato di entrare fisicamente nella sede centrale, ma sono stati fermati. Volevano avere accesso ai sistemi di sicurezza e ai fascicoli del personale.

“Usaid è un’organizzazione criminale, è tempo che muoia”. Si è espresso così Musk, ribadendo in buona sostanza quanto scritto su X: “un nido di vipere, di estremisti marxisti che odiano l’America”.

Nervosismo tra i Democratici. Ogni tentativo di smantellare l’Usaid, deve avere l’approvazione del Congresso, hanno avvertito dieci senatori dem. Jeanne Shaheen, capogruppo della commissione Esteri del Senato, ha spiegato che è stata inviata una lettera a Rubio in cui si chiedono “risposte immediate per ogni conseguenza per la nostra sicurezza nazionale e la formazione di un gruppo bipartisan di senatori” per affrontare la questione.

“Notizie di individui che senza l’appropriata autorizzazione di sicurezza possano avere accesso a zone classificate dell’Us Agency for International development e informazioni personali su cittadini americani, sono incredibilmente gravi e senza precedenti”, si legge nella missiva.

Immediata la smentita. Katie Miller, portavoce del Doge, ha ribattuto su X che nessuno “senza l’autorizzazione di sicurezza” ha avuto accesso a tale tipologia di documenti.


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