Economia

La grande sfida di Terna

di Redazione -


La strada verso la (ritrovata) centralità strategica dell’Italia nel Mediterraneo passa, soprattutto, da un’altra grande opera che unirà, via mare, il Paese. Si tratta del Tyrrhenian Link che, per dimensioni e obiettivi, si presenta come una delle più ambiziose di sempre. Non solo per l’Italia ma per il mondo intero.
Il ponte “domestico” per l’energia collegherà Torre Tuscia Magazzeno, nel Salernitano, con Fiumetorto, in provincia di Palermo e Terra Mala nei pressi di Cagliari. Un lunghissimo cavo sottomarino da 1000 megawatt in corrente continua, lungo complessivamente poco meno di mille chilometri (970 km), metterà in collegamento Campania, Sicilia e Sardegna. In alcuni tratti del “ponte” energetico nel Tirreno, i cavi saranno posizionati a più di duemila metri di profondità, con punte di 2.150 metri di profondità. Già solo per questo, il Tyrrhenian Link si candida a rivoluzionare l’ingegneria fissando un nuovo record mondiale di posa in profondità di cavi sottomarini. L’opera costerà la bellezza di 3,7 miliardi di euro. Di questi, 1,9 miliardi arrivano a Terna dalla Bei, la banca europea degli investimenti.
Per realizzare il Tyrrhenian Link, saranno coinvolte complessivamente ben 250 imprese. Un dato che è importante, non solo in termini economici ma, soprattutto, di occupazione per i territori del Mezzogiorno e non solo. Il termine dei lavori, per l’intera infrastruttura, è previsto per il 2028. Ma entro tre anni, e cioè nel 2025, dovrebbe essere già concluso il cantiere per il ramo Est, quello relativo al collegamento tra la Campania e la Sicilia.


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