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La grande bellezza del Giro d’Italia a Monte Lussari

di Gianluca Pascutti -


La cronoscalata al Monte Lussari, la ventesima tappa del Giro d’Italia, che quindi risulta decisiva per la conclusione della Corsa Rosa, è stata vinta dallo sloveno Roglic.
Ma al di là dell’evento sportivo, pur ricco di significato, vi raccontiamo la storia di questo splendido borgo friulano a pochi passi da Austria e Slovenia. Non solo ciclismo ma anche pellegrinaggio europeo, perché la vecchia strada dei Pellegrini che da Camporosso porta al Santuario, una salita alquanto impegnativa è anche l’ultima tappa del Cammino Celeste. Il Santuario Mariano si trova a 1766 m sul livello del mare. Una volta arrivati in cima si resta subito colpiti dallo straordinario panorama, uno scenario mozzafiato che ripaga la fatica fatta per raggiungere la meta. Talmente bello da esser stato in passato utilizzato per pubblicizzare la nuova linea automobilistica di una nota casa europea. Questo luogo sacro ogni anno attira migliaia di fedeli da tutto il mondo. Detto anche il Santuario dei tre popoli, quello italiano, quello slavo e quello tedesco può essere a tutti gli effetti considerato il vero “Santuario Europeo”. Un antica leggenda racconta che attorno al 1360 un pastore di Camporosso, d’un tratto perse tutte le sue pecore, dopo affannose ore di ricerca le ritrovò in cima al monte, accovacciate intorno ad un cespuglio di pino mugo che al suo interno nascondeva la statuetta della Madonna con il Bambino. Con grande stupore la raccolse e rientrò con il suo piccolo gregge a Camporosso, per consegnarla immediatamente al parroco. Nei due giorni successivi le pecore vennero ritrovate nuovamente attorno allo stesso cespuglio con al suo interno nuovamente la statuetta. Di tale episodio fu urgentemente informato il Patriarca di Aquileia, questo subito ordinò la costruzione di una cappella nel luogo del ritrovamento. Ad oggi non vi sono più tracce di questa prima edificazione, demolita e ricostruita più grande nel 1500. Nel 1807 un violento fulmine distrusse parte del Santuario, fu ristrutturato in brevissimo tempo grazie all’aiuto dei fedeli. Durante la prima guerra mondiale la chiesa fu colpita nuovamente e semidistrutta da un incendio provocato dal lancio di una bomba. Fortunatamente la statua della Madonna venne salvata, portata in un primo momento a Camporosso, poi nella vicina Austria e successivamente in Slovenia. Spostamenti continui fino a rientrare definitivamente al Santuario nel 1945. Successivamente ci furono importanti opere di ristrutturazione, la prima nel 1960, anno del sesto centenario e nel 2000 in coincidenza del Giubileo. Il monte Lussari e il suo borgo sono un gioiello del Friuli, da giugno ai primi di ottobre meta di pellegrinaggi, escursioni ben segnalate, per poi trasformarsi durante la stagione invernale in rinomato polo sciistico regionale. Durante tutto l’anno è raggiungibile in pochi minuti usufruendo della funivia che parte da Camporosso.
Dopo aver ammirato il panorama e il Santuario, si possono degustare nei caratteristici ristoranti piatti della tradizione locale e altri tipici delle vicine Austria e Slovenia e acquistare graziosi souvenir. Per chi volesse godere di un esperienza unica qui c’è anche la possibilità di pernottare, una notte nel silenzio più totale, dove le stelle sono molto più vicine e luminose, dove sembra di essere catapultati in un’altra epoca.


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