Attualità

LA GHIGLIOTTINA – Se la storia di al lupo al lupo si sposta in palestra

di Frida Gobbi -


“Negro che sei. Fai una bella vita in palestra e noi ti paghiamo”. A sentire Aboubakar Soumahoro, sarebbero questi alcuni degli insulti razzisti indirizzati al deputato di Avs. “Una ragazza mi ha aggredito mentre mi allenavo – ha detto l’ex paladino dei braccianti immigrati – e il suo amico riprendeva con lo smartphone”. L’onorevole con la famiglia chiacchierata ha già fatto sapere che denuncerà il tutto. Ma la circostanza è stata smentita dalla struttura sportiva. Al di là della denuncia e delle smentite della palestra, Soumahoro si è anche prodotto in una versione delle critiche al governo di centrodestra da far impallidire Repubblica e Domani. Per l’onorevole che un tempo indossò le calosce, i presunti attacchi subiti sarebbero dovuti a un “clima di crescente razzismo nel Paese sdoganato anche da parte di quelle forze politiche che, ogni giorno, inneggiano al fascismo e al Duce. Dobbiamo resistere contro chi vuole fare tornare l’Italia indietro”. L’uscita di Soumahoro arriva a poche ore di distanza dal rilascio, dopo oltre otto mesi di arresti domiciliari, di sua moglie Liliane Murekatete e della suocera Marie Therese Mutkamisindo, accusate di aver gestito in modo illegale i fondi per le cooperative per i migranti e di aver speso i soldi in capi griffati e investimenti immobiliari all’estero. Giusto per ricordarlo.


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