LA GHIGLIOTTINA – San Giorgio e il drago, San Giovanni e il coccodrillo
Ora va bene che quest’anno è stato il più caldo di sempre (saranno soddisfatti i seguaci del cambiamento climatico di questa nostra affermazione, ma è un dato di fatto), e che in generale negli ultimi anni la temperatura media è via via aumentata, ma certi accadimenti non si possono spiegare soltanto con il meteo. La Sicilia, si sa, è molto calda in estate, ma certi animali neanche sotto il più forte solleone dovremmo incontrarli. E invece a San Giovanni Gemini, in provincia di Agrigento, si aggira addirittura un pericoloso coccodrillo. Nel piccolo centro, per di più montano, è caccia al temutissimo rettile, avvistato da un cittadino nei pressi della sua casa di campagna nei giorni scorsi. Sembra uno scherzo, ma la sua denuncia non ha per niente divertito il sindaco né il distretto sanitario di Casteltermini che ne hanno ordinato la cattura, invitando i cittadini a stare molto attenti. A sentire il cittadino che ha lanciato l’allarme, si tratterebbe di un esemplare di almeno un metro e mezzo, apparso in campagna scatenando il panico e in pochi istanti subito scomparso nella vegetazione.
Se un coccodrillo se ne va in giro per la campagna siciliana
Il sindaco ha allertato i cittadini: “In attesa che l’animale venga catturato e affidato al personale preposto, raccomando a tutti i cittadini di utilizzare la massima cautela ed evitare di recarsi nella zona dove il rettile è stato avvistato”. La zona in questione è la contrada Mancuso. Ora, non vogliamo scadere nei soliti pregiudizi sulla mafia in Sicilia, però non possiamo escludere l’ipotesi di una fuga da qualche magione di qualche boss locale, che stufo di avere i banali leoni o tigri, aveva optato per un coccodrillo. Che si era subito ambientato, almeno per la temperatura (eh sì, il caldo può essere letale).
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