LA GHIGLIOTTINA – Raffica di 3 in greco alla maturità per una classe “illusa”
Da Venezia ci arriva una lezione di greco di quelle che non si dimenticano. Insufficienze gravi, nella versione di greco, per 10 dei 14 maturandi della IIIA del liceo classico del Foscarini. Ragazzi che erano stati presentati all’esame di stato con voti alti, che ambivano chiudere il loro ciclo di studi con punteggi elevati. E invece la commissaria esterna di greco, in arrivo dal Franchetti di Mestre, incaricata di correggere la seconda prova scritta dell’esame di Stato, ha distribuito un gran numero di insufficienze gravi. Stiamo parlando di una pioggia di 3, non proprio un voto da Maturità classica. Voti “offensivi”, “umilianti”, “ingiusti”, a detta degli studenti. Tanto che all’orale, per protesta, una studentessa ha rinunciato a sostenere la prova. Avendo già raggiunto la sufficienza con la somma dei primi due scritti, ha deciso di non rispondere alle domande della commissione per la terza prova. Scelta eclatante che la ragazza ha motivato davanti ai commissari come una sorta di disobbedienza civile. Ha chiesto soltanto di rivedere il suo compito di greco e contestato alcuni passaggi della correzione dell’insegnante. Stiamo parlando di una studentessa che il greco lo conosce: ha preso 6,5 (che lei contesta). Però se 10 su 14 hanno preso votacci, non può essere (solo) colpa della commissaria esterna.
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