Attualità

LA GHIGLIOTTINA – La rivolta anti Putin di Totò pugno-pugno

di Frida Gobbi -


Una delle scene più assurde di questa estate, altro che il tizio di Torino che rivela i tradimenti della non più futura moglie al party con 40 invitati: Totò Cuffaro con maglia rossa con scritta CCCP e falce e martello, con il pugno chiuso e che canta “Bella Ciao”. Ma non finisce qui, sapete perché il dirigente democristiano siciliano ha innescato cotanto cortocircuito non solo politico? In segno di protesta contro il presidente russo Vladimir Putin e la guerra in Ucraina. A precisarlo, proprio lo staff dell’ex governatore della Regione Siciliana. Circola pure un video di lui e altri esponenti e simpatizzanti diccì che a un evento promosso dal coordinamento Dc di Palermo in un locale dell’Addaura cantano in coro la canzone dei partigiani. Simbolo della lotta contro il nazifascismo. E fin qui ci siamo.

Totò anti Putin

Ora trasferiamo il tutto nella scherzosissima boutade di Cuffaro: è un anno e mezzo che Putin afferma che l’operazione militare speciale nel Donbass è contro i nazifascisti ucraini. Quindi in questa scenetta cringe chi sarebbero i nazifascisti? Ma soprattutto, quelli ucraini, di nazifascisti, sono i buoni? Ci siamo persi… Altra cosa, la maglietta: la scritta CCCP, ossia URSS, di cui Putin ha fatto gloriosamente parte, così come del KGB. Come può essere dunque rivolta contro di lui? Se poi tutto lo spettacolino era per ribadire i valori della libertà e della democrazia contro chi invade altri Paesi ci voleva la maglietta con la scritta USA… ah, no: scusate.


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