LA GHIGLIOTTINA – La calma di Mattarella e le vacanze dei tennisti
All’indomani dell’incidente istituzionale tra la squadra di tennis vincitrice della Coppa Davis e il Quirinale ci soffermiamo su un paio di questioni che non ci tornano. Come è noto, il Colle ha invitato Sinner e compagni il 21 dicembre per incontrare il presidente Sergio Mattarella. Poi si è saputo che i campioni non potranno andare al Quirinale in quella data. “Ci dispiace da morire per il presidente Mattarella – ha detto il presidente della Federtennis Angelo Binaghi -. Non possiamo esserci il 21 dicembre perché la stagione del tennis è fatta così, i ragazzi hanno già in programma le vacanze, in vista della partenza per l’Australia”. Dal canto suo, il Colle non ha battuto ciglio e ha fatto sapere che il Presidente si è detto disposto ad incontrare la squadra in qualsiasi altro giorno proposto dagli atleti.
Ritardo del Quirinale o vacanze dei tennisti più importanti?
Due domande. Ma come mai, quando la Nazionale vince il Mondiale o gli Europei viene immediatamente ricevuta in trionfo al Quirinale, se non addirittura festeggiata in tempo reale, perché il capo dello Stato ha presenziato alla finale, e con i tennisti che portano a casa un premio prestigioso dopo 47 anni se ne parla un mese dopo? Seconda domanda, qualcuno ha fatto pressione per far sì che la data scelta creasse questo precedente? E per danneggiare l’immagine di chi? In ogni caso, si tratterebbe di problemi interni al Coni.
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