Attualità

LA GHIGLIOTTINA – In coma in ospedale si ritrova tesserato Pd

di Frida Gobbi -


Se il partito è in crisi di iscritti, ogni mezzo è buono per fare numero. Come nel caso di un tizio che si è ritrovato tesserato con il Partito Democratico mentre era in coma. Sta facendo discutere il caso di un residente a San Martino Valle Caudina, nell’Avellinese, che si è ritrovato tra gli iscritti dem dopo un lungo ricovero. A denunciare la vicenda è la moglie: “Mio marito non ha potuto firmare la tessera Pd, perché era ricoverato in ospedale. È stato ben due mesi in coma per un attacco cerebrale, poi trasferito in una clinica riabilitativa. Non so chi ha firmato e pagato la quota della tessera, ma qualcuno a nostra insaputa, per proprio tornaconto politico, ha utilizzato i suoi dati per sottoscrivere la tessera”. “Appresa la notizia per caso – aggiunge la donna -, ho voluto delle spiegazioni, il minimo in una situazione così paradossale. Ho chiesto delucidazioni al segretario del circolo Pd, che dopo avermi confermato che mio marito era tesserato, mi ha detto prima che il nome era stato fatto dal sindaco, salvo poi ritrattare sostenendo che i nomi erano stati prelevati dalle liste degli anni precedenti, seppur senza alcuna espressione di volontà o adesione. Quando ho insistito per capire chi avesse deciso di inserire il nome di mio marito, mi è stato chiesto di chiudere in modo amichevole la vicenda con una telefonata di scuse. Ma io non so che farmene delle scuse”.


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