LA GHIGLIOTTINA – E Repubblica inciampa sulla Striscia di Ghali
Il mistero della censura non censura. E’ la storia di Repubblica e dell’intervista a Ghali pubblicata a scoppio ritardato, dopo che il Fatto Quotidiano ha rivelato che il colloquio con il cantante era stato bloccato in piena notte dal direttore Molinari quando era già in pagina. Da qui l’accusa: Repubblica ha censurato Ghali, già al centro delle polemiche per aver detto sul palco di Sanremo “Stop genocidio”. Il Cdr del quotidiano incriminato peraltro aveva protestato per la decisione di non pubblicare l’intervista: “Non si può buttare il lavoro dei colleghi, umiliando la loro professionalità”. Morale della favola: Molinari fa pubblicare l’intervista sul sito con il titolo “Perché Repubblica non ha censurato Ghali”. Il motivo? Il cantante non aveva risposto a una domanda sull’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Intervista incompleta e per questo non pubblicata, spiega il direttore.
Ghali censurato da Repubblica
Ma il danno, per il Cdr, resta: non si può “non pubblicare un’intervista (dove tra l’altro si parlava di pace) perché non ci piace il suo contenuto”. Un passaggio: “È semplicemente incredibile che mentre siamo qui a cantare ci siano le bombe sui civili, i bambini che muoiono. E io non me la sento di fare finta di niente”, dice il cantante. Se mai Ghali dovesse rispondere alla domanda fatidica, chissà se l’intervista uscirà finalmente in edicola.
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