LA GHIGLIOTTINA – Auto rotta al nono mese, non si salva dalla multa
Una storia di quelle da libro Cuore (anzi da persone senza cuore): incinta al nono mese, prova a spostare l’auto ma non parte, multata. A denunciare l’episodio avvenuto a Prato è stata la suocera della ragazza: “Piangeva, era sconvolta. Mi chiedo se sia giusto trattare in questo modo una persona onesta e in più nelle sue condizioni fisiche”. Tutto è successo perché il martedì nella via dove si è consumata questa piccola tragedia c’è la pulizia stradale. Motivo per cui la donna al nono mese di gravidanza si era precipitata (magari non proprio di corsa, ci auguriamo) a spostare la sua auto. Ma nonostante i continui tentativi di metterla in moto, la macchina non è partita. Il problema? La batteria era scarica (come scoprirà successivamente un elettrauto accorso sul luogo del misfatto). E qui entrano in scena due ausiliarie del traffico, che hanno assistito a tutta la scena dei ripetuti tentativi di avviare l’auto. Sono piombate sulla donna e le hanno fatto la multa. Non comminare la sanzione (come si dice in vigilese), “non sarebbe stato giusto nei confronti degli altri automobilisti”, si giustificano le due ausiliarie.
Auto rotta al nono mese ma le ausiliarie la multano lo stesso
“Queste due donne – racconta la suocera della malcapitata – hanno anche detto che dovevano fare la sanzione perché altrimenti ’avrebbero perso il lavoro’, visto che c’erano altre macchina parcheggiate in strada. Peccato, che la ragazza fosse l’unica presente e che avesse provato a fare di tutto per spostarla”. Alla faccia della solidarietà femminile, dunque (per non parlare dell’istinto materno…). A questo punto, come possiamo dare torto a chi pensa che l’inflessibilità mostrata dalle due ausiliarie abbia a che fare con la percentuale che si mettono in tasca per ogni multa che fanno?
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