Attualità

LA GHIGLIOTTINA – Arrestata Greta, guai a inquinare le prove

di Frida Gobbi -


Greta Thunberg è stata più volte “vittima” della nostra rubrica, sempre a pieno titolo. Fa un grande ritorno perché è stata arrestata a Londra, durante una manifestazione assieme ai gretini, i suoi seguaci attivisti ambientalisti. Greta e gli altri scappati di casa protestavano contro l’Energy Intelligence Forum, che ospita relatori tra cui gli amministratori delegati di grandi compagnie petrolifere, come Aramco dell’Arabia Saudita e Equinor della Norvegia. Inutile dire che per la giovane svedese e i suoi accoliti chi produce petrolio è il male assoluto, perché i carburanti fossili inquinano (immaginiamo dunque che Greta abbia raggiunto il Regno Unito con una barca a vela). Durante la protesta la leader degli ecoattivisti li ha esortati nientepopodimeno che a “reclamare il potere” e si è scagliata contro i politici “senza spina dorsale”. Semmai dovessero prendere il potere, i gretini, beh… significherebbe che i politici sono davvero degli incapaci.

Arrestata Greta a Londra durante protesta degli ecoattivisti

La ventenne è stata mostrata in un video mentre viene presa in custodia dagli agenti di Scotland Yard. Rinchiusa in un furgone della polizia, l’ex ragazzina dall’impermeabile giallo si è presa giustamente la scena con un mega sorriso (incredibile ma vero) rivolto ai dimostranti che la osannavano recitando in coro “Thank You, Greta”. Siamo certi che in tanti, londinesi e non, hanno pensato “Thank You, Scotland Yard”, ma non l’hanno detto. Gli ecoattivisti hanno pure puntato il dito contro l’assegnazione della presidenza della Cop28, la conferenza internazionale annuale sul clima promossa dall’Onu (dal 30 novembre al 12 dicembre a Dubai), al sultano Ahmed Al Jaber, numero uno del colosso petrolifero degli Emirati Arabi Uniti. Il potere “green”, quello dei dollari però.


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