Esteri

U.S.A. E GETTA – La finta svolta del caso Nikki Campbell

di Rita Cavallaro -


Due giorni dopo il Natale del 1991, Amanda “Nikki” Campbell, di 4 anni, uscì dalla sua casa di Fairfield, in California, per andare a giocare da un amico. Da allora si persero le tracce della bambina: i poliziotti ritrovarono solo la sua bicicletta rosa e viola, abbandonata sulla strada che portava all’Interstate 80. In questi 32 anni sul caso di Nikki non è mai calato il sipario. Anzi, la sua scomparsa è sempre stata una delle indagini più frustranti nella storia della Bay Area.

Negli ultimi mesi, gli investigatori avevano creduto di essere arrivati a una svolta, dopo una serie di fallimenti passati addirittura attraverso una causa per diffamazione contro la città, vinta da un uomo di Oakland indicato come principale sospettato dell’omicidio della bimba e del tutto estraneo ai fatti, tanto che ricevette un risarcimento danni di 90mila dollari. La nuova speranza per la risoluzione del caso era arrivata all’inizio di quest’anno, quando la polizia della Pennsylvania aveva arrestato David Zandstra, un 83enne che lavorava come ministro di culto in una chiesa della contea di Delaware.

L’uomo era già finito nel mirino dei poliziotti nel 1975, perché sospettato di aver rapito Gretchen Harrington, 8 anni, mentre andava al catechismo. Il corpo di Gretchen era stato scoperto da un jogger nel bosco, ma anche quel caso è rimasto irrisolto. Nel 2022 il nome dell’ex pastore è tornato alla ribalta, dopo che un poliziotto della Pennsylvania ha rivelato di essere stato contattato da qualcuno che sosteneva di aver subito abusi sessuali da bambino da parte di Zandstra.

L’agente ha detto di aver interrogato l’ex pastore e che, in quell’occasione, l’uomo sarebbe crollato, ammettendo di aver ucciso Gretchen. Nulla di tutto ciò, secondo l’avvocato di Zandstra, che a novembre scorso, durante un’udienza in tribunale, ha difeso il suo cliente, sostenendo che sarebbe stato “ingannato” dagli investigatori, i quali avrebbero approfittato della sua età.

Proprio mentre i detective indagavano sulla vita e sulla storia lavorativa di Zandstra, avevano appreso che l’ex pastore aveva lavorato presso una chiesa cristiana riformata a Fairfield, dal 1990 al 2005. Da qui i sospetti di un legame con il caso di Nikki, che però non hanno trovato alcun riscontro. E Zandstra ora è stato scagionato.


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