Attualità

LA FILIPPICA – Basta sparare a zero su Sinner: fa grande l’Italia

di Alberto Filippi -


Ma davvero Sinner non avendo risposto alla convocazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, grande appassionato di tennis e tifoso degli azzurri, ha commesso uno sgarbo quasi istituzionale? Siamo davvero convinti che questo fantastico ragazzo, numero 1 del tennis mondiale alle prese con un fastidioso problema di doping di cui non ha alcuna responsabilità essendo stato contaminato dalla leggerezza di un professionista del suo team, di cui peraltro ha la responsabilità e per questo motivo è chiamato a difendersi davanti al Tas (a proposito, in bocca al lupo!), non avendo varcato il portone del Quirinale ha mancato di rispetto agli italiani rappresentati dal presidente? Sinner, da come lo conosciamo pubblicamente, è un giovane fuoriclasse che pur calcando la scena mondiale, ha dimostrato di non amare le luci della ribalta, i gossip, tanto che a livello di comunicazione fa il minimo indispensabile perché questo è il suo stile. Basta vedere come gestisce il rapporto sentimentale con Anna Kalinskaya, senza dare punti di riferimento ad alcuno nonostante anche lei sia una sportiva di primo piano e pertanto le luci della ribalta per loro due sono sempre accese. A soli 23 anni Jannik distilla ogni energia per migliorarsi in campo – il suo mantra è la crescita anche mentale, tanto da ripetere sempre “dove posso migliorare ancora?” -, per vincere sia con la maglia del suo sponsor, ma anche con quella della nazionale italiana, portando in dote all’Italia due Coppe Davis di fila come mai era successo nel tennis tricolore, a dimostrazione della grandezza tennistica di questo ragazzone altoatesino che quest’anno è diventato alto addirittura 192 centimetri. Una crescita di testa, ma anche fisica la sua, che lo aiuta a superare le avversità. Certo, era stato invitato a Roma, ma non c’è andato, a differenza dello scorso anno. Ma siamo sicuri che sia stato uno sgarbo? Secondo me no. Pensate che se fosse stato presente avrebbe catalizzato tutte le attenzioni: altro che Berrettini, Paolini, Musetti, Bolelli e Vavassori. Sì, perché lui è l’indiscusso campione planetario e i suoi stessi compagni sarebbero stati messi in ombra. Invece, dovendosi preparare per i prossimi impegni, dopo avere volato per un giorno intero dall’Australia, ha preferito dirigersi a Montecarlo per riposarsi prima di riprendere la strada di casa dove lo attendevano i suoi genitori. Che non lo vedono spesso, vista la vita da zingaro che fa un tennista del suo calibro. Un’esistenza agiata, ma molto dura. Allenamenti continui per mantenere una condizione in grado di fronteggiare i temibili avversari. Così Sinner ha preferito le sue montagne alla Capitale. Occasioni per incontrare ancora il presidente Mattarella non mancheranno. E il Capo dello Stato, che ha compreso le sue ragioni, avrà certamente cose più importanti da fare per cui Jannik nulla ha tolto al Paese e alle istituzioni. Preferisco pensare che andando a sciare nelle sue montagne, Plan De Corones, ha contribuito a illuminare sotto l’aspetto mediatico ancora di più il suo territorio fungendo da traino turistico e quindi aiutando magari a portare un po’ di soldini alla nostra economia. E lo ha fatto gratuitamente. E allora perché questo sport masochistico da parte dei soliti noti del politicamente corretto, che devono criticare anche le straordinarie eccellenze dello sport di casa nostra? Perché dobbiamo cercare di mettere in cattiva luce ciò che è fulgido ed è riconosciuto in tutto il globo terrestre, perché pochi sport come il tennis hanno una visibilità universale e i colori italiani mai come adesso risplendono grazie a Sinner? Ecco, questo sì che è lo sport negativo in cui eccellono sempre gli stessi saccenti, quelli che sono invidiosi, quelli che non sanno fare una “O” con il bicchiere, quelli che sanno solo criticare perché hanno una brutta malattia che si chiama gelosia e che sfocia spesso nel rancore. Quindi buon lavoro presidente della Repubblica e buon divertimento campione.

Jannik Sinner vince l’Australian Open 2025


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