Attualità

La “fabbrica dei bambini” -Tutti contro l’italiano: qui a Tubarao si fa quello che diciamo noi/1

di Angelo Vitale -

Il Promotore di Giustizia dello Stato di Santa Catarina Osvaldo Juvencio Cioffi jr


Il nuovo capitolo della “fabbrica dei bambini” si apre con uno squarcio sull’unità di intenti raggiunta a Tubarao nei confronti di Nunzio Bevilacqua. Le varie tappe del nostro dossier hanno già illustrato come il mondo della sanità e quello della “magia” si muovano, nella regione di Tubarao, in una sorta di simbiosi, in una storia che si dipana tra scienza (coscienza) medica (che per qualcuno non ha parametri universali ma regionali, ndr) e religiosità o pseudo tale (tra Chiesa Cattolica Romana da una parte e magia nera, Macumba e Quimbanda dall’altra, ndr).

Un luogo dove tutto sembra possibile: per esempio la riscossione dell’affitto a mezzo di un “intermediario immobiliare” sembrerebbe far venire meno il “rapporto giuridico commerciale” tra locatore e locatario (come sostenuto dall’Ordine degli Avvocati di Santa Catarina riguardo all’affitto pagato dai due ex avvocati di fiducia di Bevilacqua a Barbara e alla sorella Georgia, in ragione dell’immobile di proprietà delle due ragazze ove i due legali esercitavano la professione, ndr).

Esemplificando, sarebbe come dire che a chi chiede il “pizzo” basterebbe usare un “esattore” che prenda i soldi per suo conto, per evitare che ci sia un “rapporto giuridico” tra mandante ed estorto, perché i due non si incontrerebbero “fisicamente” tra di loro e non ci sarebbe un rapporto “diretto”.

Foto risposta da parte dell’Ordine degli Avvocati Santa Catarina – su esposto di Bevilacqua

Traduzione

Su comunicazione di questa Sezione i rappresentati (ex avvocati di fiducia di Bevilacqua – Matheus do Livramento e Gabriel Correa, ndr) hanno presentato chiarimenti preliminari, nei quali si sostiene che la relazione del rappresentante (Bevilacqua, ndr) è del tutto infondata e non corrisponde al vero. Aggiungono che le trattative per l’affitto (e le riscossioni, ndr) si sono sempre svolte con João Aldemir Jureczek e André Jureczek, che hanno una società di consulenza immobiliare. Sottolineano che l’ex compagna del rappresentante, (Barbara, ndr) guarda caso (a Tubarao sembra essere tutto casualità, ndr), aveva dimostrato interesse all’acquisto del locale ove è ubicato l’ufficio e che tale fatto è sempre stato noto al rappresentante (quando lo venne a sapere Bevilacqua, non si era ancora in un contenzioso, ndr). Affermano di non avere alcun rapporto personale (invece, Matheus risultava, come mostrato in precedenza, essere collegato su Istagram a Barbara – anche quando Nunzio fu bloccato dall’account dell’Italobrasiliana: a riprova di un rapporto di “amicizia”, anche al di là di quello “palesemente” commerciale tipico locatore/locatario, ndr).

Restando sempre nell’ambito dell’area “legale” e della “giustizia” locale, ci furono reiterati tentativi da parte dell’avvocata di Barbara – Juliane Cargnin Nunes – (probabilmente convinta della “forza territoriale” del suo studio legale – Ricken Tenfen – nel non dover mostrare alcun documento clinico, medico o fotografico comprovante le fasi della gestazione e il parto ma allo stesso tempo di poter pretendere elargizioni di denaro o altre utilità per la sua assistita, ndr) di alzare sempre più la posta.

Si arrivò a richieste “eclettiche”, accompagnate dal perseverante rifiuto di esibizione documentale alla base della pretesa, che contenevano chiari indizi del tentativo di truffa in corso: oltre a denaro per frequentare scuole private, per abiti da acquistare tutti i mesi, per il trasporto scolastico da zero anni, per un “apparecchio dentale” già a zero anni, per giocattoli e fiabe “tutti i mesi”, un mantenimento mensile di importo pari a 4 volte il reddito minimo brasiliano, un’assicurazione anche a favore della madre, lezioni private di italiano e inglese per la bambina fin da quando era neonata (con corresponsione che a oggi Bevilacqua ritiene possa essere stata richiesta perché diretta alla madre, insegnante delle medesime lingue, ndr).

A questa escalation di “richieste” singolare anche per le modalità e il contesto in cui vengono effettuate (miope o, peggio, in malafede definirle di rilievo civilistico, ndr) si oppone la legittima resistenza di Bevilacqua, che è in attesa del risultato dell’esame del Dna da parte del “presunto” laboratorio Genomic di Sao Paulo ove è stato mandato – come narrato – dal suo ex avvocato di fiducia Matheus do Livramento.

Insegna laboratorio Genomic – Brasile

Ma l’avvocata di Barbara – Juliane – non accetta che un “italiano” possa permettersi di “resistere” chiedendo spiegazioni legittime alle stravaganti richieste. A Tubarao sembra non esserci spazio per l’applicazione di un diritto di difesa (come vedremo avanti anche con la “giustizia locale”, ndr) e, men che mai, del contraddittorio. Juliane scrive due e-mail all’ex avvocato di fiducia di Bevilacqua, il quale le reinoltra a Nunzio proprio per informarlo delle conseguenze che potrebbe creargli la controparte.

E-mail 10 agosto 2022 di Juliane Cargnin Nunes a Matheus do Livramento

Traduzione

J. Buongiorno dottore (Juliane si riferisce a Matheus, ndr). Purtroppo la proposta (economica, ndr) del suo cliente non rispetta il binomio (si riferisce alla resistenza alle richieste pervenute a Bevilacqua senza che gli sia, ancora, allegata alcuna documentazione, ndr).

J. La Procura (il Promotore di Giustizia? Osvaldo Juvencio Cioffi jr? ndr) ha già preso i contatti con Barbara per la rispettiva azione.

J. Conosciamo le conseguenze legali e (le conosce, ndr) anche il tuo cliente (si riferisce alle minacce di denunce a Nunzio fondate sulla presunzione dell’abbandono di minore e di stalking ai genitori, oggetto di email dell’avvocata per il tramite di Matheus e di telefonata di Barbara direttamente a Nunzio, ndr).
Apprezzo la tua disponibilità

E-mail 24 agosto 2022 di Juliane Cargnin Nunes a Matheus do Livramento

Traduzione

J. Buongiorno dottore (Juliane a Matheus, ndr). Come detto, Barbara non è più interessata a risolvere consensualmente (sembrerebbe voler continuare per via contenziosa ma appare essere solo un escamotage per prendere tempo e capire chi sia il responsabile delle analisi, ndr).

J. Infatti, così come è stato indicato dal laboratorio stesso (si ritiene essere quello di “raccolta” di Santa Catarina di Tubarao, ndr), la raccolta del materiale avviene solo in presenza di tutti i soggetti coinvolti (una scelta contraddittoria rispetto alla più ampia disponibilità al prelievo dopo alcune settimane e aver saputo chi era il responsabile delle analisi, oltre all’inserimento di una clausola che prevedeva la ripetizione dell’esame nel solo caso di esito negativo, ndr).

J. Grazie per l’attenzione.

C’è poi il parere davvero singolare del Promotore di Giustizia di cui pubblichiamo una parte significativa, seguita dalla traduzione con la contestazione specifica del Dott. Pasquale Linarello – Eurofins Genoma – a cui fu affidata una prima verifica di autenticità documentale del Dna.

Foto – Parere Ministerio Pubblico Santa Catarina – Tubarao – Brasil – OSVALDO JUVENCIO CIOFFI JUNIOR – 9 marzo 2023

Traduzione

PROCURA DELLA PUBBLICA – PROCURA DELLO STATO DI SANTA CATARINA – TUBARAO
5ª PROCURA DEL DISTRETTO DI TUBARÃO

“Non soddisfatto dell’esito dell’esame effettuato, l’imputato è intervenuto sul caso per contestarlo, precisando di essere venuto a conoscenza di irregolarità commesse dal Laboratorio Genomic Sao Paulo (perizia dott. Linarello 1, ndr) responsabile del rapporto, ha accusato anche la famiglia della madre dell’imputato di avere una qualche influenza sul Laboratorio Santa Catarina di Tubarao (mai fu sostenuta “influenza” sul Laboratorio Santa Catarina, ma in generale nel contesto “sanitario” locale dove vi erano madre – pensione – sorella, zia, cugina, ndr).

Va notato, tuttavia, che non ha fornito alcuna prova né indicato i mezzi per farle produrre, capaci di sostenere la sua tesi (invece, Bevilacqua afferma di averlo fatto in Brasile con l’indagine difensiva di Edson Ribeiro senza, ovviamente, alcuna presa in considerazione da parte dell’autorità giudiziaria, ndr). Ha inserito nella sua replica un documento che sarebbe stato prodotto da un esperto del Laboratorio Eurofins Genoma, con sede a Roma, Italia, suo luogo di origine, informando che il laboratorio brasiliano non avrebbe seguito gli standard consueti di laboratorio (eventi 46 e 47, Competenze 2-3).

Fin dall’inizio si ripete che l’autore cerca di instillare il dubbio (al contrario delle peculiari certezze detenute dal PG, ndr) nel procedimento effettuato in questo distretto perché, secondo l’accusa, la famiglia dell’imputata avrebbe molta “influenza” locale. D’altro canto, vuole che venga attribuita un’elevata credibilità al parere degli esperti da lui forniti, prodotto nella sua città natale (Roma, ndr), a migliaia di chilometri da questa regione (si conferma una visione brasilocentrica, per cui l’Italia sarebbe un posto remoto nel quale gli esperti italiani scriverebbero assunti scientifici “discutibili” e in base a “prassi locali”, ndr).

Inoltre, l’esperto nominato dall’autore riconosce che i metodi sono “validati per uso forense e con materiali adeguati per i test di paternità e ampiamente utilizzati a livello internazionale per questo scopo […]”, argomento che, stranamente, è seguito da un suggerimento di prassi basato sulle consuetudini le quali, è noto, differiscono notevolmente tra i Paesi di origine delle varie parti (qui Bevilacqua rileva che il PM Cioffi arriva, con un riconoscibile “gioco di prestigio”, a sostenere che il dottor Linarello stia dando ragione a lui e che la scienza, alla fine si basa anche sulla prassi che diverge in ciascun Paese, ndr).

Inoltre, i laboratori brasiliani sono controllati dall’Anvisa, l’ente sanitario preposto, e poiché non esistono prove che possano screditarli, i loro rapporti non possono essere messi in discussione per semplice insoddisfazione (come se una vigilanza generale sugli istituti sanitari potesse evitare singole condotte dolose o colpose al loro interno, ndr).

Alla luce di quanto sopra, non essendo necessaria la produzione di ulteriori elementi di prova (senza ammettere alcun contraddittorio, ndr), la Procura della Repubblica di Santa Catarina (Tubarao) richiede la convalida del verbale del Dna depositato nel caso 43 e, quindi, il giudizio anticipato (aprendo all’iscrizione all’anagrafe della paternità italiana della bambina, ndr) nel merito in base all’articolo 355, comma I, del codice di procedura civile, riconoscendo Nunzio Bevilacqua come genitore di Domenica Zandomenico Perito (Bevilacqua dice: paternità confezionata, avanti un altro italiano”, ndr)
Tubarão (SC), 9 marzo 2023.
(firmato digitalmente]
OSVALDO JUVENCIO CIOFFI JUNIOR

Foto di Osvaldo Juvencio Cioffi jr

Il dottor Pasquale Linarello si sentì in dovere, dunque, come stimato professionista di rilievo nazionale, colpito direttamente e “personalmente” da asserzioni che riteneva non solo prive di scientificità ma soprattutto dolosamente distorsive della sua “relazione tecnica” e, non per ultimo, offensive del proprio operato nella riconosciuta struttura Eurofins Genoma in cui operava, a rispondere direttamente al Promotore di Giustizia con questo documento inviato in Brasile.

Foto dottor Pasquale Linarello

Foto Relazione tecnica del Dottor Pasquale Linarello di contestazione alla relazione del 9 marzo 2023 del Promotore di Giustizia dello Stato di Santa Catarina – Dr. Osvaldo Juvencio Cioffi jr

Sorvolando per ora sulla questione tecnica del Dna, la nota del dotto Pasquale Linarello di cui pubblichiamo alcuni passaggi è la fotografia del “modus operandi” del procuratore brasiliano, che si traduce in un vero e proprio muro di gomma contro cui si scontrano – afferma Bevilacqua – tutti i diritti fondamentali e incomprimibili del nostro ordinamento giuridico.

“Prima di giungere ad evidenziare analiticamente l’assenza di una qualsiasi forma di scientificità riguardo alle affermazioni del Promotore di Giustizia di Tubarao, (cosa, a dire il vero, normale considerando la complessità tecnica della materia) cosa più grave è invece il completo travisamento dei fatti e delle dichiarazioni attribuite allo scrivente”.

“Vi è un completo travisamento dei fatti e distorsione della relazione dello scrivente.

Ciò che lo scrivente ha rappresentato nella propria consulenza tecnico-biologica del 25 novembre 2022 è stato volutamente distorto e utilizzato in modo improprio al fine sostenere la tesi (opposta a quella sostenuta nella consulenza tecnica stessa) per cui il referto del Laboratorio “Genomic” sito in San Paolo del Brasile dell’11 ottobre 2022 avrebbe una qualche valenza scientifico-probatoria, così come è stato presentato. Tale “inspiegabile convinzione” del Promotore di Giustizia è priva di qualsiasi criterio tecnico-scientifico.

Infatti lo scrivente ha rappresentato che (sarebbe sicuramente utile lo leggesse anche la Procura in Italia, ndr), sebbene la tecnica che “dichiarano” di utilizzare per l’espletamento dell’analisi sia una tipologia riconosciuta a livello internazionale, cosa assolutamente differente è l’esibizione degli esiti specifici forniti dal Laboratorio “Genomic” sito in San Paolo del Brasile, con relazione datata 11 ottobre 2022.

Al contrario di quanto sostenuto dal PdG, se ci atteniamo alla scienza e non alla fede (o a presunzioni che collidono con la verifica reale dei fatti), non è l’attore, in questo particolare caso, a dover dare prova di una falsità di un documento che, occorre ripetere, “non è in grado di provare niente”, ma dovrebbe essere il documento, frutto di un’analisi trasparente e verificabile, a provare scientificamente qualcosa ed essere oggetto di verifica. Il fatto poi che l’Anvisa abbia una vigilanza generale sui laboratori brasiliani, come le agenzie specifiche nelle altre parti del mondo, non esclude, né potrebbe in alcun modo garantire, che si possano verificare omissioni o manipolazioni, colpose o dolose, del materiale biologico e dei risultati delle analisi”.

Foto profilo LinkedIn Juarez Inacio, medico responsabile del referto Dna

“Infine se realmente i campioni non sono stati analizzati in San Paolo (come tutto farebbe supporre) non si comprende perché la relazione, a firma del medico responsabile (Juarez Inacio, ndr) abbia come luogo San Paolo (declassato a semplice punto di raccolta del materiale biologico come altri centri convenzionati nel Brasile e lo stesso Laboratorio Santa Catarina – Tubarao)”.

Foto advogado Edson Ribeiro – durante investigazioni in Uberlandia

La storia continua, con una seconda parte di questo capitolo.

La “fabbrica dei bambini” – Il dossier

Tutti gli audio sulla truffa

Una fabbrica di menzogne, anche contro il Brasile/1

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