La “fabbrica dei bambini”: l’asse con il Veneto/1
Il racconto della “fabbrica dei bambini” in Brasile – L’identità lo ha scritto più volte – non è solo la vicenda in cui è incappato in quel Paese l’avvocato italiano Nunzio Bevilacqua e non ha nemmeno un titolo esagerato, considerato il quadro delle notizie che proporremo in queste nuove puntate, delineando anche inquietanti collegamenti con il sistema delle adozioni a distanza. Ciò che nei decenni più recenti – a livello internazionale – ha fatto emergere fatti e misfatti, luci ed ombre, un vero e proprio commercio, un business da centinaia di milioni di dollari, o di euro per guardarlo sul versante a noi più vicino.
Una storia, fin dal suo via, ove alla verità e alla sua ricerca venivano sempre anteposti l’omertà e il silenzio, a partire dai piccoli centri del Sud di Santa Catarina in Brasile. Se non fosse stato così, l’italo-brasiliana Barbara Zandomenico Perito con casa in Laguna Sc, una semplice docente di portoghese per stranieri sulla piattaforma online Preply.com non si sarebbe sentita così sicura nel minacciare Bevilacqua in una comunicazione audio che abbiamo già in precedenza pubblicato.

Içara / Criciuma – Treze de Maio sc – Laguna sc – Tubarão sc

Lei, evidentemente, forte di una rete di protezione e sostegno – non solo locale – arrivando a dire che avrebbe potuto “creargli problemi anche in Italia, non solo in Brasile” (dove al contrario, poco dopo in Tubarao, in un palese tentativo di ostacolare le indagini, già tentò di fare ciò con quella falsa denunzia – da noi pubblicata – di avvenuta “persecuzione” da parte dell’advogado Edson Ribeiro che stava legittimamente investigando, ndr) precisando anche, sempre nella conversazione, “di non volere ciò in quanto avrebbe preferito che lo stesso continuasse a stare bene”.



Luoghi dei fatti Grafica e Editoria Copiart di Renato Perito
Per evitare tutto questo sarebbe bastato, semplicemente, che Bevilacqua avesse pagato subito per una “nascitura” di cui la famiglia e lei, seguita per tutta la gravidanza da un amico della madre Margarete, un importante ginecologo ospedaliero di Tubarao – Otto Henrique May Feuerschuette – dalla sorella medico pubblico Georgia Zandomenico Perito e dalla zia ostretrica Janete Zandomenico, frequentatrice di Pedras Grandes, mai gli inviarono alcuna documentazione, giungendo direttamente a richiedergli di sottoscrivere “immediatamente” un contratto predisposto dal loro studio legale, sempre ubicato a Tubarao, specializzato in diritto di famiglia e minori, Ricken Tenfen, affinché questo “male ingiusto” fosse scongiurato.





Una vera e propria “tecnica estorsiva” – così la denuncia di Bevilacqua – molto probabilmente “eterodirezionata” e aggravata dalla pressione ai danni di un italiano, come dimostrato successivamente nei giudizi civili di primo e secondo grado in Santa Catarina, considerato come “straniero di una terra lontana dal Brasile”.
Legittime qui alcune domande. Ma se l’italiano è così considerato, perché poi tutta questa voglia di riscoprire le “radici” e diventare cittadini italiani? C’entra per caso, in tutto questo, “l’ambito passaporto” che consente di entrare negli Stati Uniti senza visto o di lavorare in Europa?
E quale reale interesse governa l’attenzione per questo “triangolo” nel Sud di Santa Catarina – tra Criciuma, Treze de Maio e Pedras Grandes – al cui centro c’è Tubarao, che vada al di là del proclama culturale della “riscoperta delle origini”?
Proprio Pedras Grandes, piccolo comune di poco più di 4200 anime, ha fortemente voluto una “alleanza” con il nostro Veneto, in particolare con il capoluogo di provincia Belluno, per diventare nel 2023 un “ponte” di collegamento tra il Brasile e l’Italia.


Forse pochi sapranno che tra i boschi verdeggianti che vanno da Pedras Grandes al più volte citato Castelo Belvedere di Padre Nivaldo Ceron a Treze de Maio, si trova un vero e proprio cimitero “noir”. Un cimitero abbandonato degli immigrati italiani, non lontano da quella Congregazione delle ragazze gravide di Gislane Americo Paes ove si celebrava il rito del sangue del Cristo che porta la croce, da quella “Casa Missione” delle ragazze gravide di cui non è chiaro il fine e alla cui costruzione avrebbe contribuito, con l’Associazione che la sosteneva, anche il potente rappresentante del Clero del Vaticano, Padre Nivaldo Ceron.










C’è la Matriarca, a capo di una comunità pseudo-religiosa nella quale ragazze incinte, precedentemente inseminate da un accolito dell’organizzazione chiamato Alvaro e detto “l’Angelo”, portano avanti gravidanze e mettono alla luce dei bambini. Quando non vengono usati per estorcere denaro agli italiani, dalle adepte definiti “capre italiane” o peggio ancora “coglioni italiani”, quale sorte hanno alla fine questi bambini?


l’italiano dovrà dare soldi
C’è da queste parti anche la “copia brasiliana” della torre di Pisa in scala ridotta e in cemento armato, e pure l’abitazione della famiglia materna di una delle ragazze “ospitate” a Casa della Matriarca: Barbara Zandomenico Perito. E’ la Barbara – dalla setta soprannominata “formica” – che sarebbe stata per un tempo neanche breve ospitata presso la Matriarca durante la gravidanza in attesa di riuscire, su pressioni della stessa “Mama” leader dell’organizzazione, una sorta Mae do Santo che benedice a pagamento, ad estorcere denaro a Bevilacqua facendogli credere di aspettare una bambina da lui e, invece, concepita con il “seme prezioso” di Alvaro.


i soldi dell’Italiano per la “benedizione”
La Pedras Grandes che aspira a diventare “italianissima” ha come sindaco (qui, prefeito) Agnaldo Filippi che presenta, per il Comune e per il forte collegamento con Treze de Maio, il paese del sontuoso Castelo Belvedere di proprietà del prete Nivaldo Ceron, un disegno di legge con urgenza alla legislatura municipale. L’obiettivo di questo accordo è quello di effettuare trasferimenti finanziari all’ospedale di Padre Nivaldo Ceron al fine di “rafforzare la partnership tra le istituzioni”. Il sindaco Agnaldo Filippi che ha avuto un colloquio con il direttore amministrativo dell’ospedale, Jairo de Souza (è il cosiddetto “Jairo dell’ospedale”, il braccio operativo di Padre Nivaldo, ndr) ed entrambi hanno concordato di aumentare il valore del trasferimento rispetto all’ultimo accordo.



A sua volta Padre Nivaldo Ceron, oltre ad avere la disponibilità di “trasferimenti” da parte del comune di Pedras Grandes, conquista, dopo il deputato di Santa Catarina – Ze Milton -, anche il prezioso supporto di una importantissima deputata federale di Criciuma del gruppo del ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro, Julia Zanatta.

all’Assemblea Legislativa in Santa Catarina – Florianopolis


al Castelo Belvedere in Treze de Maio Sc



A Pedras Grandes, e poi vedremo anche a Criciuma (città tra l’altro delle Paes e di Mae Izabel de Oxum, ndr) sembrerebbe esserci un forte interesse a favorire proprio quelle strutture che, in vario modo, assistono e ospitano i bambini e, allo stesso tempo, a rafforzare il filo che collega queste comunità con l’Italia. Per quali reali motivi? Lo racconteremo nella seconda parte di questa puntata.
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