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La “fabbrica dei bambini”- Il Salvavidas e la Matriarca, l’alias dell’Angelo del concepimento: Alvaro Orlando o Alvaro Oliveira?

di Angelo Vitale -


La vicenda della “fabbrica dei bambini”, con l’ingresso in scena dell'”Angelo” – “Alvaro Salvavidas”- oltre che per tutti i dettagli di misteriose vicende ogni volta scoperte e ogni volta, puntualmente, trascurate o cancellate – , è divenuta ormai suscettibile di toccare i “piani alti” di Sao Paulo.

Foto di un particolare città di Sao Paulo

Questa volta, accantonando momentaneamente l’indagine di parte svolta per conto di Bevilacqua nello Stato di Santa Catarina, tracciamo le linee del ramo investigativo che riguarda Alvaro (è il “filone” carioca, ndr). Alvaro è definito il “salvavidas” (in brasiliano, il pompiere che effettua il soccorso in mare, ndr). E’ lo pseudo-santone (“l’Angelo caduto in terra” proposto dall’associazione pseudo-religiosa, ndr) che dalle indagini emerge come figura cui vengono attribuiti “poteri sovrannaturali” tali da imprimere – come se fosse un “fabbricatore” – un Dna “straordinario” nella propria prole. Bambini nati da giovani brasiliane, che poi verrebbero spacciati, con l’ausilio di una rete di connivenze, come figli di stranieri, ovviamente per spillare loro denaro da far confluire nelle casse dell’associazione organizzatrice, denuncia Bevilacqua. Stranieri preferibilmente italiani. Capre, come vengono definiti da Barbara. O, ancor più in maniera offensiva, “coglioni” (gilipollas), come li ha indicati l’amica di Barbara nella chat Whatsapp di cui abbiamo già scritto.

E’ questo uno degli aspetti che, con gli altri, sta legando a doppio filo due Paesi, Italia e Brasile.

Alvaro è figura che incuriosisce, per certi versi enigmatica e quasi romanzesca. Inizia a definirla la documentazione pervenuta a Bevilacqua, a partire dalla foto che ritrae Barbara, la maga dei legamenti di magia nera e lui, inizialmente indicato solo come “salvavidas” e collegato alla città di Rio de Janeiro.

Bevilacqua, dopo aver ingaggiato l’advogado Edson Ribeiro di Rio de Janeiro, incarica il medesimo di fare indagini anche in quello specifico territorio per riscontrare la copiosa documentazione pervenuta.

Foto Advogado Edson Ribeiro

Poi contatta l’amica italiana (quella rimasta, per una svista dell’italobrasiliana, tra gli amici di Instagram di Barbara dopo “l’espulsione” di Bevilacqua da questo novero, ndr). E le chiede di verificare, quasi per un eccesso di zelo, se vi fosse tra gli “amici” dell’account Instagram di Barbara qualcuno che potesse avere un profilo simile a quello su cui si stava indagando.

Con grande stupore, Bevilacqua viene a conoscenza che ce n’è uno: Alvaro Orlando, un “salvavidas” componente del corpo dei Bombeiros (pompieri militari, ndr) di Rio de Janeiro. Álvaro Orlando appare in questo profilo raffigurato con il suo volto perfettamente riconoscibile e uno zaino sulle spalle.

Bevilacqua dispone allora accurate ricerche, su più livelli: la stessa persona (sempre indicata con il cognome Orlando, ndr) viene individuata oltre che tra gli “amici” di Instagram di Barbara, nella foto di gruppo Whatsapp dove al centro c’è la maga anche in LinkedIn

Foto Alvaro Orlando – salvavidas – LinkedIn

e su Facebook. I contatti e le informazioni rimangono però abbastanza scarni. “Orlando” appare più come un cognome di facciata, pur conservando sempre, tra i vari profili, qualche “amico” come costante.

Foto Alvaro Orlando – salvavidas – Facebook

Foto primo piano Álvaro Orlando – Salvavidas

A questo punto, un aiuto alle indagini e all’individuazione della sua reale identità arriva da una verifica fatta, a Rio de Janeiro, con l’aiuto proprio di un “bombeiro” amico di Bevilacqua. E’ il modo per arrivare ad identificare l’”Angelo Álvaro”, quello il cui seme da “adorare” – già indicato in un nostro articolo precedente – sarebbe raccolto con l’aiuto di Isabel e poi usato per inseminare le adepte all’interno della “Casa” della “Matriarca”.

Una persona con quel nome – Álvaro Orlando – non risulta far parte del corpo dei Bombeiros militari (pompieri, ndr) di Rio de Janeiro, benché il soggetto lo scrivesse pubblicamente sui social network. Bevilacqua si vede in un vicolo cieco, ma non desiste.

Lo soccorre allora una informativa di una persona brasiliana che gli fa pervenire il link https://www.facebook.com/profile.php?id=100023775585139

E’ quello che sarebbe dovuto essere il profilo reale dell’ Álvaro salvavidas dell’intera vicenda. E’ estremamente dettagliato, anche con le “amicizie” di riferimento, tra cui un certo Carlos Esteves detto “Boby” (anch’egli, da alcune indicazioni investigative, possibile “frequentatore” della “Casa”, ndr). https://m.facebook.com/100003496878944/ Corrisponde ad “Alvaro Oliveira”, sempre di Rio de Janeiro. La sua gallery photo contiene anche quella “professionale-imprenditoriale” usata nel profilo “Alvaro Orlando”.

Foto Álvaro Oliveira / Álvaro Orlando – salvavidas bombeiros CBMERJ Facebook profilo

Foto Álvaro Oliveira – Álvaro Orlando – salvavidas bombeiros Rio de Janeiro – CBMERJ – Facebook 1

Foto Álvaro Oliveira – Álvaro Orlando – salvavidas bombeiros CBMERJ Rio de Janeiro – Facebook 2 con dettaglio di foto del profilo Álvaro Orlando

La storia continua.


La “fabbrica dei bambini” – Il dossier

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