Attualità

La “fabbrica dei bambini”- Dopo Pasquale Linarello anche Marina Baldi su paternità brasiliane presunte: Niente di più lontano da un’analisi di Dna

di Angelo Vitale -


La storia della “fabbrica dei bambini” è sempre più un intrigo internazionale: esponenti del Gotha della biologia e della genetica forense nazionale sono coinvolti nel mistero del Dna brasiliano: dopo Pasquale Linarello, Marina Baldi.

Bevilacqua, per come è riuscito fin qui a raccontare tutta la vicenda, è il primo che ha provato a resistere, senza finora il benché minimo ausilio del proprio Paese, alla forza dirompente di un “sistema”. E’ una delle tante potenziali vittime italiane, le “capre” raggirate con l’espediente di addossare loro una presunta paternità, avallata anche da test del Dna svolti in Brasile senza alcuna prova di valore. A ogni possibile contestazione di Bevilacqua viene messo un bavaglio, specie quando contesta la legittimità dell’operato di una magistratura locale in attesa di un preordinato e da loro auspicato, quanto illegittimo, riconoscimento in Italia. In questo, appare che la nostra diplomazia italiana non intervenga assolutamente.

Circa il caso Bevilacqua, nella vicenda della sua “presunta paternità” fitta di misteri, menzogne e del coinvolgimento di personaggi ai più vari livelli, la dottoressa Marina Baldi, luminare biologa, genetista medico e forense interviene sul Dna “brasiliano” affermando lapidaria: “Niente di più lontano da un documento scientifico”.

Dopo Pasquale Linarello dunque,

Foto del dott. Pasquale Linarello biologo e responsabile della sezione di genetica forense laboratorio Eurofins Genoma Group

che aveva assunto posizioni molto nette e dirette avverso il “palese travisamento” delle proprie considerazioni, e le affermazioni denigratorie sul proprio istituto, da parte del promotore di giustizia di Tubarao – Osvaldo Juvencio Cioffi Junior – (già pubblicate in un precedente articolo, ndr),

Foto del promotor de Justiça de Tubarao SC – Osvaldo Juvencio Cioffi Junior

“tra le eccellenze scientifiche della genetica nazionale che mi affiancano nella lotta per la ricerca della verità – dice Bevilacqua – arriva anche l’illustre dottoressa Marina Baldi, biologa – genetista medico e genetista forense, punto di riferimento per la risoluzione dei più complessi casi riguardanti la genetica e il Dna”.

La Baldi, intervenuta anche durante una puntata del programma Storie Italiane con Eleonora Daniele su RaiUno, ha dichiarato “la assoluta inidoneità del documento in questione, così come formato e redatto, ad essere considerato un Dna in quanto carente di ogni minimale requisito – frutto di classificazioni internazionalmente riconosciute – per poter essere definito tale”.

Foto Marina Baldi – genetista medico – Storie Italiane – Raiuno

E ha aggiunto a L’Identità: “Non basta sostenere di aver fatto un qualcosa, se poi dalla realtà ciò non solo non emerge ma soprattutto quando non si può avere, come costante in scienza, una controprova: come dire che si è camminato sulle acque e pretendere che lo si accetti semplicemente per un atto di fede o scrivere un risultato finale di una espressione matematica senza mostrarne lo svolgimento”. Precisando che “se raramente, nella mia lunga carriera, ho avuto modo di vedere qualcosa di più lontano da un documento scientifico, la cosa ancora più strana è come questo “non documento” riceva forte “considerazione’” e avallo giudiziale in Brasile, non solo in primo ma anche in secondo grado, benché non derivi neanche da una CTU”. E ancora: “Se possiamo dire con certezza che la scienza è assolutamente universale e non ‘territoriale’ così è alquanto inverosimile che un medico specialista responsabile, apparentemente firmatario dei documenti, non conosca le regole basiche della professione”. Allora, “delle due, l’una: o conoscendole non sono state volutamente applicate allo “straniero” Bevilacqua – ritenendo quasi impossibile una contestazione da parte sua – oppure qualcuno, come avvenuto per il primo documento senza neanche l’autenticazione della firma, aveva a disposizione la firma elettronica dello specialista e dunque quei due documenti non sarebbero neanche soggettivamente attribuibili allo stesso”.

Foto dottoressa Marina Baldi – Storie Italiane – Raiuno

E conclude: “In una situazione irrimediabilmente compromessa, dinanzi ad un atto nullo se non anche ‘inesistente’, dunque incapace di provare alcunché ed oggi, ritengo personalmente, anche con dei non trascurabili rischi per Bevilacqua in Brasile, l’unica opzione per conclamare la verità è l’eventuale ripetizione in Italia dell’esame del Dna, con presenza contestuale dei soggetti, e monitoramento del giudice italiano”.

Foto biologa, genetista medico e genetista forense dott.ssa Marina Baldi

Ci si riferisce all’ormai noto documento “sedicente Dna” di un istituto brasiliano (ancora non identificato con esattezza, ndr) che vorrebbe attribuire (con l’ausilio di una certa giustizia locale, dice Bevilacqua, ndr) una paternità all’avvocato italiano che la disconosce in modo totale. Ciò, in base non a dati scientifici, nel caso specifico inesistenti, bensì, ironicamente, ad un “atto di fede” incompatibile con la scienza.

Ancora oggi, non si ha alcuna notizia del materiale biologico di Bevilacqua (reclamato anche, da quanto ci risulta, da Edson Ribeiro, ndr) prelevato separatamente tre mesi prima del “supposto” confronto con la controparte – dove lo stesso sarebbe arrivato, trasportato, maneggiato e custodito.

Ma c’è di più. Sarebbe stato prelevato presso un “sedicente laboratorio di Dna” – Genomic Engenheria Molecular Ltda – Sao Paulo – rivelatosi in seguito essere solo un centro di raccolta (particolare di rilievo, mai reso noto a Bevilacqua dal suo ex avvocato di fiducia, che da quanto emerso e pubblicato intratteneva una fitta corrispondenza con la struttura sanitaria in questione, ndr).

C’è poi il pagamento delle analisi, anche per la quota che sarebbe dovuta essere di spettanza di Barbara ZP (come l’ex avvocato di fiducia – Matheus – aveva detto a Nunzio che dovesse esser fatto, ndr). Un saldo che sarebbe avvenuto a Sao Paulo, dove avvenne realmente il prelievo ematico di Bevilacqua, il 12 luglio 2022, lì inviato dal suo ex avvocato di fiducia che gli assicurava che l’indagine sarebbe stata effettuata nel medesimo luogo dove si effettuava il prelievo.

Foto pagamento DNA – ADN – Genomic Engenharia Molecular Sao Paulo/SP

Traduzione

Ricevuta di pagamento
“Genomic Engenharia Molecular Ltda”
Rua Soriano de Sousa, 189
03066-020 São Paulo/SP
‘CNPJ 65 870 297/0002-71’ (PARTITA IVA in Brasile, ndr)

Ho ricevuto dal Sig. Nunzio Bevilacqua la somma di R$ 900,00 (novecento reais) riguardo al test di paternità TRIO 72 ore.
San Paolo, 12 luglio 2022
Lethicia Lopes Tenório Vieira

Foto e-mail 10 ottobre 2022 di Lethicia Lopes di Genomic a Bevilacqua nella quale, secondo la mittente, basterebbe far vedere del sangue sulla garza di due supposti soggetti (Barbara Zandomenico Perito e la figlia Domenica, ndr) scritti a penna con data 4 ottobre 2022, probabilmente dal ‘Laboratorio bioclinico Santa Catarina’ (la sede dinanzi al Hospital Nossa Senhora da Conceição in Tubarao, ndr) deputato al prelievo (quasi tre mesi dopo la raccolta individuale di Bevilacqua a Sao Paulo il 12 luglio 2022) – per dare “scientificità” a tutto un complesso tecnico e normativo, totalmente assente, nell’analisi comparativa in questione

Peculiare di questo “modus operandi” che Bevilacqua arriva a definire “latino” è l’utilizzo di “clausole” (in precedenti articoli rivendicate in sede processuale con ‘orgoglio’ ai danni dell’italiano, ndr): dall’interdizione alla contestazione di documenti nulli o addirittura inesistenti (una irripetibilità, – spiega Bevilacqua – in qualunque caso, per Dna positivo – fonte e presupposto di rischiose falsità conseguenti, ndr), fino al tentativo di “sanare” con dei moduli sanitari “omnibus” le irregolarità indisponibili per il paziente (l’indicazione di illimitate dichiarazioni di irresponsabilità per l’operatore sanitario, ndr).

A questo punto, prima di ascoltare da Bevilacqua il racconto delle “anomalie“ scientifiche e amministrative della struttura sanitaria, occorre tirare le fila della storia.

Il primo dei due “pseudo documenti” Dna intestati a Genomic Engenharia Molecular di Sao Paulo, riguardava l’estrazione del profilo genetico del solo Bevilacqua (la Genomic Sao Paulo gli chiese il pagamento di 550 R$ sempre per il tramite di Matheus che era in contatto anche con il dipartimento finanziario di Genomic, un documento “presupposto” di quello successivo, asseritamente “comparativo”, che era già stato prepagato, ndr).

Foto e-mail 13 settembre 2022 di Lethicia Lopes e Matheus do Livramento per accordo sul pagamento del profilo genetico individuale di Bevilacqua

Traduzione

Buongiorno caro Matheus! Buona settimana! (una conversazione tra i due che appare costante e cordiale, riguardo la pratica di Bevilacqua, ndr)
Il pagamento può essere effettuato tramite PIX, deposito bancario, se sei interessato a utilizzare il credito, puoi contattare il nostro responsabile finanziario:
financeiro@genomic.com.br
Wpp: +55 11 99393-7833.
SEGUI I DATI: …
Dopo aver effettuato il pagamento inviateci la ricevuta così potremo iniziare ad analizzare il profilo del Sig. Nunzio Bevilacqua (qui ci si riferisce alla stessa analisi del profilo individuale che avrebbero già dovuto svolgere, in quanto “presupposto” della “sedicente” comparazione, e già pagata da Bevilacqua all’atto del prelievo ematico del 12 luglio 2022, ndr). Per qualsiasi dubbio sono a tua disposizione. Lethícia Lopes – Genomic

Emerge spontanea una domanda, comprendendo che Bevilacqua è uno straniero in terra straniera e guidato da un avvocato locale di cui si fidava: perché, se già era stato indotto a pagare 900 R$ per l’analisi comparativa, per giunta anche per la quota di spettanza di Barbara Z, che avrebbe già presupposto l’estrazione del suo Dna, fargli pagare altri 550 R$, peraltro inviandogli un risultato (datato 27 settembre 2022, ndr) che oltre a non aver alcun dato scientifico non aveva neanche una valida sottoscrizione del medico responsabile?

E poi entra in scena la “tabellina Excel” così definita – dice Bevilacqua – “da alcuni autorevoli genetisti scesi in campo nel caso divenuto un intrigo internazionale” dei numeri, ove è addirittura omesso il codice di autenticazione della firma elettronica stampigliata. Cioè, un documento non firmato e non attribuibile a nessuno.

Foto parte finale “profilo individuale” 27 settembre 2022 di Bevilacqua a “supposta” firma del medico responsabile Dr Juarez Inacio, apparentemente riferibile a Genomic Engenharia Molecular LTDA – Sao Paulo. La firma elettronica non presenta alcuna autenticazione, c’è solo un segno grafico

Foto particolare email – Genomic Sao Paulo – inviata a Nunzio, attraverso Michele Caetano, con documento sensibile – profilo genetico – da e-mail ordinaria, pdf aperto ed anche, con il nome visibile del paziente “Nunzio” a cui si riferirebbe

Sarebbe questo il “laboratorio Dna” di cui il promotore di giustizia di Tubarao, Osvaldo Juvencio Cioffi Junior, e la procuratrice di giustizia di Santa Catarina, Lenir Roslindo Piffer, si fiderebbero tanto da attribuirgli una “straordinaria” efficacia probatoria “senza prova contraria”?

Foto procuradora de Justiça de Santa Catarina SC – Lenir Roslindo Piffer

Bevilacqua parla espressamente di “vizi insanabili che affettano un procedimento – farsa, con “precostituzione” del giudizio già dalla fase consensuale quando, come da e-mail dell’avvocata di Barbara a Matheus (che abbiamo pubblicato in precedenza, ndr), la stessa italo-brasiliana avrebbe, stranamente, parlato con il promotore di giustizia”. E poi c’è il giudice che lo ha escluso totalmente da ogni contraddittorio, produzione di prova e prova contraria. “E’ un giudizio – denuncia Bevilacqua – la cui nullità risulterebbe palese in ogni Paese civile del mondo”.

E racconta delle anomalie per cui il giudice brasiliano di Santa Caterina si fiderebbe “ciecamente”, sembrerebbe quasi per conoscenza diretta, di un sedicente “laboratorio Dna” non scelto dal giudice – non un ctu, dunque – ma “apparentemente” dalla parte (o meglio, come provato, dall’ex avvocato di Bevilacqua, quello che era inquilino con il proprio studio legale dell’immobile di Barbara e della sorella Georgia, ndr). Che in realtà però “laboratorio di dna” non è. E si chiede – Bevilacqua – quale possa essere il “pregiudizio irreparabile”, a modo di vedere dei due giudici del Paese latinoamericano (che sostengono la tesi dell’avvocata di Barbara – Juliane Cargnin Nunes, ndr), nel rifare delle analisi di Dna (che finora non hanno prodotto alcun documento valido né comprovante alcunché, ndr) scientificamente corrette e in strutture comprovanti tutti gli standard scientifici internazionali e di controprova?

Infine, cosa c’entri il monitoraggio generale Anvisa, (l’agenzia di monitoraggio sulle attività sanitarie in Brasile, ndr)

Foto agenzia di vigilanza Anvisa

a cui i due giudici si ancorano tenacemente, per sostenere una “impossibilità assoluta” di irregolarità. Come se, assurdamente, si escludesse, la possibilità che possano commettersi illeciti nelle amministrazioni solo perché esistono delle figure di vigilanza generale.

Foto e-mail 8 ottobre 2022 inviata a Nunzio da Genomic Sao Paulo – Patricia Nunes – dipartimento finanziario – con le “note fiscali” dei due servizi, quello di ‘profilo individuale’ pagato telematicamente 550 R$ e quello ‘comparativo’, pagato contestualmente 900 R$ alla raccolta del materiale biologico a Sao Paulo

A scrivere è Patricia Nunes.

Traduzione

Esami 120500 – 120656
Caro (si riferisce a Bevilacqua, ndr)
in allegato le fatture degli esami 120500 e 120656.
Grazie per la tua attenzione!
Restiamo a tua disposizione!
Cordiali saluti, Patricia Nunes
Dipartimento finanziario GENOMIC

Qui, ancora, una seconda domanda naturale. Il “pregiudizio irreparabile” nella ripetizione delle analisi – quello di cui parlano i giudici brasiliani per tentare di “blindare” a tutti i costi questa specie di documento – non si sostanzierà per caso nel rischio di scoprire una verità scomoda a molti, far emergere un errore o probabilmente l’intervento di una “mano oscura” in tutta questa storia?

Il procedimento è stato condotto in questo modo, provando a tappare giudizialmente la bocca di chi reclama un diritto (non solo per se stesso, ma anche per i minori, ndr) contro una “imposizione giudiziale” di condotte prive di scientificità. E quanti italiani si possono essere trovati prima di Bevilacqua (meritoria la sua lunga indagine, ndr) , totalmente impotenti, nelle intricate maglie di questa “giustizia brasiliana” che punta a un “riconoscimento” e a una legittimazione nel nostro ordinamento giuridico?

Tornando ai pagamenti effettuati da Bevilacqua per le “prestazioni sanitarie”, quello ai fini ‘comparativi’ avviene a Sao Paulo con carta di credito mentre quello di “profilazione individuale” avviene con bonifico a favore della società che afferma avere sede in Sao Paulo. La fattura, invece, viene emessa da Uberlandia – nello Stato di Minas Gerais – come se li fossero avvenuti sia i pagamenti che la prestazioni sanitarie.

La Genomic (quale? ndr) qui si va ad “immedesimare”, anche con gli indirizzi, in un’altra struttura, del tutto sconosciuta prima di quel momento a Bevilacqua, con la quale non aveva mai contrattato: la Clinica MedGen.

Foto MedGen
Tecnologia Avançada em dna – Uberlandia

Foto nota fiscale “Genomic Engenharia Molecular – Minas Gerais – UBERLÂNDIA” Estrazione dna

Foto nota fiscale “Genomic Engenharia Molecular – Minas Gerais – UBERLÂNDIA” Presunta comparazione profili genetici


Foto particolare e-mail inviata a Nunzio Bevilacqua da Genomic Sao Paulo, attraverso Michele Caetano, con documento presunta comparazione (quello a cui si riferisce fattura in alto, ndr), in file pdf aperto, in spregio alle norme sul trattamento dei dati sensibili, visibile pure il nome del presunto minore (come se il sanitario che analizza materiali biologici conoscesse i nomi dei pazienti – addirittura minori – e non si riferisca a dei numeri anonimi di pratica, ndr)

Il “trattamento” (difficile definirle analisi, in assenza di dati scientifici, ndr) sarebbe avvenuto, ad insaputa del paziente, ad Uberlandia nello Stato di Minas Gerais. Non si comprende dove di preciso. Presumibilmente, dalle investigazioni fatte dell’advogado Edson Ribeiro, presso i laboratori di analisi della Clinica MedGen (che avrebbe i propri laboratori appunto al medesimo indirizzo della sedicente, ma fiscalmente differente, ‘Genomic Uberlândia’, ndr) benché sul risultato del test inviato, per e-mail ordinaria, si attesterebbe ‘stranamente’ Sao Paulo come luogo di ‘effettuazione’ delle analisi (benché fosse di semplice raccolta, ndr).

Foto dr Juarez Inacio – Diretor Técnico Científico na MedGen Tecnologia Avançada em DNA

Il medico responsabile, il già noto Dr Juarez Inacio, apparterrebbe a ‘Genomic Sao Paulo’, ma da documentazioni già pubblicate e dai riscontri svolti sul territorio dall’advogado Edson Ribeiro a Minas Gerais, risulterebbe al vertice della struttura Clinica MedGen insieme alla moglie Cleir Aparecita Pimenta Inacio, intervistata durante l’investigazione difensiva dallo stesso avvocato criminalista ingaggiato da Bevilacqua.

Foto advogado Edson Ribeiro – Uberlândia

E la storia continua.


La “fabbrica dei bambini” – Il dossier

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