Attualità

La corsa di Unicredit alla Popolare di Sondrio: Giorgetti vuol vederci chiaro

di Angelo Vitale -


Dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti una richiesta di chiarimenti all’ad di UniCredit Andrea Orcel sul potenziale interesse dell’istituto, seconda banca in Italia dopo Intesa SanPaolo con 6,69 miliardi di utile nei primi nove mesi del 2023, per l’acquisizione della Popolare di Sondrio. Indiscrezioni di Reuters che Unicredit e il Tesoro hanno preferito non commentare, svalutandole – a proposito del colloquio tra i due – nell’abituale giro di incontri che Orcel intrattiene trimestralmente con i rappresentanti del governo.

Già a gennaio Orcel aveva respinto come “rumors” le notizie fatte circolare su questa manovra. In ogni caso, Giorgetti e Orcel proprio di questo avrebbero discusso durante un incontro dei giorni scorsi.

Il balletto di notizie, a partire da un articolo del 18 gennaio scorso sul Sole 24Ore circa “una grande banca d’affari americana” (facile l’accostamento a Goldman Sachs), in azione per raccogliere un pacchetto del 10% di Popolare di Sondrio e aprire la strada a una banca italiana, indicando il gruppo guidato da Orcel come interessato all’operazione. A Bloomberg Tv, quel giorno al World Economic Forum di Davos, Orcel non si dimostrava totalmente disinteressato, se non “al giusto prezzo”. Parole e l’assenza di una netta smentita che provvedevano ad alimentare le indiscrezioni.

Da allora, il balletto si era spostato in Borsa, con scambi passati dai 739mila dei primi di gennaio agli oltre 3milioni e mezzo di quei giorni, con un guadagno del titolo fino al 18,5%, finito pure all’attenzione e nel mirino della Consob.

Ora, anche lo slittamento inusuale del vertice del cda dal 2 al febbraio, segnale per molti analisti di reali grandi manovre in atto.


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