Esteri

La Colombia ordina la rimozione degli ippopotami voluti da Escobar

di Martina Melli -


La giustizia colombiana ha deciso di intervenire per contenere il crescente numero di ippopotami che vagano liberamente nel nord-est del Paese. Questi animali non sono originari della Colombia, ma furono introdotti negli anni ’80 dal famigerato narcotrafficante Pablo Escobar, che li importò dall’Africa per popolare il suo zoo privato nella tenuta Hacienda Nápoles. Dopo la morte di Escobar, gli ippopotami, sfuggiti al controllo, si sono moltiplicati e oggi costituiscono una minaccia per l’equilibrio ecologico della regione e la sicurezza delle comunità locali.

Il tribunale amministrativo di Cundinamarca ha così dato al Ministero dell’Ambiente tre mesi di tempo per emettere “un regolamento che contempli misure per il controllo e l’eradicazione della specie”. Queste misure includono la sterilizzazione, la caccia controllata e persino il trasferimento in aree specifiche, come la stessa Hacienda Nápoles, oggi un parco tematico. Gli ippopotami sono molto pericolosi: in Africa, sono responsabili di più decessi umani rispetto a qualsiasi altra specie animale.

Dopo la morte di Escobar nel 1993, gli ippopotami del suo zoo privato fuggirono nella natura in un’area di abbondante vegetazione dove non c’erano predatori ed erano in grado di riprodursi, creando quella che oggi è la loro più grande popolazione al di fuori dell’Africa. A partire dai soli quattro ippopotami che Escobar ha importato mediante il contrabbando, ora ci sono circa 166 esemplari da due tonnellate che vagano liberamente.


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