Attualità

La cocaina rosa sintetica e devastante conquista Roma

di Gianluca Pascutti -


La cocaina rosa, conosciuta anche come tusi o 2C-B, è una droga sintetica che si sta diffondendo sempre più nelle grandi città, inclusa Roma, soprattutto tra i giovani benestanti e nei contesti esclusivi. Il suo nome deriva dal colore caratteristico, rosa appunto, che la distingue dalla cocaina tradizionale, benché i due stupefacenti abbiano origini e caratteristiche chimiche molto diverse. Il tusi, infatti, appartiene alla famiglia delle fenetilammine, una classe di composti chimici che influenzano il sistema nervoso centrale, provocando effetti sia stimolanti che allucinogeni. Questo lo rende simile a sostanze come l’ecstasy o l’LSD, più che alla cocaina vera e propria. I suoi effetti includono euforia, aumento della percezione sensoriale, stimolazione fisica e mentale, e alterazione della percezione dello spazio e del tempo. Tuttavia, può anche provocare ansia, paranoia e disturbi psicotici, soprattutto a dosi elevate o con un uso prolungato. Il 2C-B è stato originariamente sintetizzato negli anni ’70 dal chimico Alexander Shulgin, ma la sua produzione e diffusione si sono intensificate negli ultimi anni, con il Sud America, in particolare la Colombia, che rappresenta uno dei principali centri di produzione. Da qui, la sostanza viene esportata illegalmente in vari Paesi del mondo, inclusa l’Italia, spesso attraverso canali clandestini che utilizzano piattaforme del dark web. A Roma, la cocaina rosa sta diventando popolare nelle feste private e nei locali notturni frequentati da giovani delle classi sociali più agiate visto che un grammo di sostanza costa tra i 300 e 400 euro. Il suo fascino risiede anche nella sua esclusività: il tusi è spesso presentato come una droga di lusso, più costosa e sofisticata rispetto alla cocaina tradizionale. Inoltre, la sua relativamente scarsa disponibilità sul mercato e il fatto che viene spesso venduta in piccole quantità contribuisce a creare attorno ad essa un’aura di mistero e desiderabilità. Nonostante l’apparente leggerezza con cui viene consumata, la cocaina rosa può provocare gravi danni alla salute, sia fisica che mentale. Gli esperti mettono in guardia sui rischi legati al suo utilizzo, soprattutto considerando che gli effetti di lungo termine non sono ancora del tutto conosciuti. La diffusione di questa sostanza riflette un fenomeno preoccupante. La crescente attrazione dei giovani, molti dei quali minorenni, per le nuove droghe non è assolutamente da sottovalutare. La loro percezione è quella che queste sostanze sintetiche, come la cocaina rosa, siano meno pericolose ma in realtà possono nascondere insidie ben maggiori probabilmente devastanti. Ma non sono solo i ragazzi a cercarla, nei salotti della Roma bene sembra ci siano nasi ben allenati, in età da pensione ma mai domi e sprezzanti del pericolo. La Polizia capitolina ha intercettato un giro di spaccio concentrato, in particolare, in alcuni quartieri nell’area nord: Parioli, Salario-Trieste, fino a piazza Bologna. Gli agenti in borghese, nelle recenti operazioni, condotte dal primo dirigente della Polizia di Stato, Tiziana Lorenzo, del commissariato Salario-Parioli, sono stati impegnati nel presidiare aree esterne di bar e discoteche. Insomma, la capitale si tinge di rosa ma non per il passaggio del Giro d’Italia.


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