Attualità

La cocaina per i vip di Palermo. C’era anche Micciché. Ma lui: “Non sono indagato”

di Angelo Vitale -


Trema la Palermo bene. La gip Antonella Consiglio ha disposto misure cautelari per sei persone. Tra loro, Mario Di Ferro, chef e gestore di Villa Zito, accusato nel provvedimento di aver procurato e ceduto cocaina, tra gli altri, all’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che però non è indagato.

L’inchiesta è originata da una intercettazione disposta per un’altra indagine e che ha fatto emergere il ruolo di Di Ferro come pusher dei vip palermitani, con l’apporto di altri, tra i quali Gioacchino e Salvatore Salamone, già condannati per spaccio in un processo sul traffico di droga della mafia palermitana e considerati affiliati ai clan di Resuttana e Porta Nuova.

Di Ferro è ai domiciliari, i Salamone in carcere, tre dipendenti di Di Ferro sono sottoposti all’obbligo di firma.

Di Ferro fu sorpreso due mesi fa a cedere cocaina all’ex funzionario dell’Ars Giancarlo Migliorisi, all’epoca membro della segreteria tecnica del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno.

 


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