La cavalcata di Darderi, cenerentola del tennis azzurro
di RAPHAEL D’ABDON
Negli anni ’80 e ’90 si aggiravano per il circuito due tennisti più unici che rari, due arrotini diabolici, due terraioli duri e puri i quali, grazie alle loro rotazioni esasperate, facevano impazzire i più forti giocatori del mondo.
Il primo era Kent Carlsson, svedese dalla chioma leonina che tra il 1986 e il 1988 riuscì a vincere 9 titoli ATP, a castigare mastini del calibro di Vilas, Noah, Gomez, Muster, Mecir, Leconte, Nystrom e Emilio Sanchez e ad arrivare al n. 6 del mondo pur avendo le ginocchia di cristallo e una gamba più corta dell’altra di ben 5 cm (!).
Un grandissimo. Il secondo, famoso per l’”Hawaiian grip”, impugnatura che permette di giocare dritto e rovescio senza cambiare la posizione della mano sul manico, era il basco Alberto Berasategui, vincitore di 14 titoli, finalista al Roland Garros 1994 e n. 7 del mondo nello stesso anno.
Non ho potuto fare a meno di pensare a questi due fenomeni mentre, divertito e ammirato, seguivo la cavalcata wagneriana di Luciano Darderi nel 250 di Córdoba, in Argentina. Partito dalle qualificazioni, l’italo-argentino dal dritto simile a quello dei due spauracchi sopraccitati ha messo in riga la testa di serie n. 4 Ofner, la 7 Hanfmann, la 2 Baez e l’argentino di sarmientiana memoria, anch’egli qualificato, Facundo Bagnis. Questa settimana tutti gli onori e le glorie sono per questa cenerentola del tennis azzurro, neo n. 76 del mondo e unico italiano oltre a Sinner a conquistare un torneo ATP dai tempi della vittoria di Musetti a Napoli (Ottobre 2022).
Sugli altri campi, nelle ultime due settimane si registrano le affermazioni del mago Bublik a Montpellier, di Paul a Dallas e di Humbert a Marsiglia. Mercoledì torna in campo Sinner, nel 500 di Rotterdam, torneo nel quale l’anno scorso fu stracciato da Medvedev in finale e che quest’anno, dopo il forfait del russo, presenta una entry list scalcagnata con Rublev, Rune e Hurkacz come teste di serie n. 2, 3 e 4. A meno di grandi sorprese, sarà una scampagnata per l’eroe di Melbourne il quale, con questa vittoria annunciata, dovrebbe avvicinarsi ulteriormente alla vetta del ranking mondiale. In un tabellone miserando, l’unico match intrigante potrebbe essere quello di secondo turno con Denis Shapovalov, il funambolo canadese che lo sbattè fuori dagli Australian Open 2021 nel loro unico scontro diretto. Lo Shapovalov di oggi è l’ombra di quello di tre anni fa, mentre il Gucci Kid è un treno che procede a tutta callara: rivincita in vista?
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