La carica degli Eet: 144mila giovani che fanno impresa e creano lavoro, sono di più al Sud
La rivincita dei giovani italiani: così il Censis e Confcooperative fotografano in una ricerca gli Eet, i giovani che inventano un lavoro e ce la fanno. Un piccolo ma significativo esercito, 144mila giovani tra i 15 e i 29 anni che, grazie all’autoimprenditorialità, aprono attività prevalentemente in settori innovativi e tecnologici e provano a contrastare la crisi, fanno impresa e creano lavoro per se stessi e per i loro coetanei.
Employed Educated and Trained, sono l’antitesi dei Neet che non studiano, non ricevono formazione e non lavorano, da tempo divenuti protagonisti dell’economia delle competenze che esprime una crescente domanda di capitale umano altamente qualificato.
Il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini la definisce “una occupazione di nuovo conio”. Applicata principalmente nella comunicazione ove i giovani si propongono come erogatori di servizi, monopolizzando l’offerta e spiazzando le generazioni precedenti.
Il numero dei giovani occupati supera la soglia dei 3 milioni, di cui circa 1,8 milioni di uomini e 1,2 milioni di donne, il 13,3% del totale degli occupati, stimati per il 6,6% del totale delle retribuzioni lorde da lavoro dipendente e sui profitti da lavoro indipendente, con un valore complessivo di 52,2 miliardi di euro, il 2,5% del Pil.
Significativa, in questo trend, l’inversione del divario Nord-Sud. Di questi 144mila giovani imprenditori il 35,4% è presente nel Mezzogiorno, il 28,5% nel Nord Ovest, il 16,7% nel Centro, e infine il 19,4% nel Nord Est.
I settori in cui si registrano maggiormente i giovani Eet sono comparti dalla valenza sociologica molto particolare: pubblicità, gestione aziendale e istruzione: fra il secondo trimestre del 2017 e il secondo trimestre del 2024, triplicano (+228,7%) le imprese giovanili che si occupano di pubblicità e ricerche di mercato, e aumentano del 206,4% quelle che offrono servizi di direzione aziendale e consulenza gestionale. Con incrementi rilevanti nella produzione cinematografica, televisiva e musicale (+65,9%), nella produzione di software e consulenza informatica (+52,4%), nei servizi postali e di corriere (+44,1%), nelle attività di leasing operativo e noleggio (+35,5%).
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