Attualità

La Camera set per ogni spy story

di Angelo Vitale -


C’erano una volta alla Camera un generale dei carabinieri, un civilista, un ingegnere chimico e un consigliere regionale. Sembra l’inizio di una barzelletta d’epoca e invece è l’elenco dei parlamentari componenti del Comitato per la sicurezza di Montecitorio. Il generale è Sergio Costa, ex ministro 5Stelle. Gli altri tre, tutti questori, sono un altro 5Stelle, un meloniano e un leghista.

Inutile fare ricerche, il sito web della Camera non rivela altro, le “cose di sicurezza” sono riservatissime. E nemmeno qualcuno si sarebbe sognato di chiedere qualcosa se non fosse scoppiato il caso Sangiuliano, rivelando che la signora Maria Rosaria Boccia a Montecitorio organizzava e partecipava a conferenze stampa, faceva riprese video, fotografiche e audio con occhiali finora visti solo sulla faccia di Tom Cruise in Mission Impossible. E si scattava selfie in ogni angolo della Camera, per poi ribaltare tutto questo sui social e provare ad accreditarsi in tutta Italia come persona “introdotta” in uno dei principali palazzi del potere. Tutto vietato, ma tutto poi nei fatti a lei permesso.

Ora Costa e il terzetto di deputati che lo collabora, annunciando indagini che ovviamente saranno riservatissime, sicuramente delibereranno, preciseranno, chiariranno, lanceranno moniti, confermeranno con un qualsiasi atto “l’esistenza in vita” di un organismo che è di fronte, solo per quanto riguarda la signora che puntava a dominare la scena del G7 della Cultura, ad un palazzo dimostratosi completamente “colabrodo” circa la sua affermata “sicurezza interna”.

Si dimetteranno? Non ci pensiamo. Ciò che non finirà è la lunghissima scia di personaggi di qualsiasi provenienza che ogni giorno, alla Camera ma pure al Senato, entra come “visitatore” per presentare, annunciare, commentare, discutere iniziative su ogni millesimale dettaglio di tutto lo scibile planetario e anche su ciò che non è diventato ancora sulla Terra “conoscenza comune”.

Appuntamento, quindi, alla prossima puntata di ogni futura spy story ambientata a Montecitorio. Per andare sul sicuro, cominciamo con l’attenderla proprio alla Camera, dove il generale Costa e il suo Comitato hanno perfettamente profuso ogni stilla del loro quotidiano impegno a favore della sicurezza.


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