Kursk: Putin prova a rassicurare la popolazione
Il colpo dell’incursione ucraina in territorio russo è stato duro, soprattutto da un punto di vista politico-simbolico, ma Vladimir Putin sta provando a minimizzarne la portata e gli effetti, nel tentativo di infondere fiducia alla popolazione. Prima di riunire il Consiglio di sicurezza, il presidente russo ha assicurato che le forze di Mosca stanno avanzando lungo tutta la linea di contatto. “Il ritmo delle operazioni offensive delle forze armate, dei volontari e dei veterani russi non solo non è diminuito, ma, al contrario, è aumentato di una volta e mezza. Le nostre forze armate stanno avanzando lungo tutta la linea di combattimento”, ha sottolineato anticipando il proseguimento delle attività di Kiev per destabilizzare la situazione al confine, con l’obiettivo di “scuotere la situazione politica interna nel nostro paese”. Il governatore ad interim della regione russa di Kursk, Alexei Smirnov, ha dichiarato che l’Ucraina controlla 28 insediamenti nella provincia sotto attacco e che le sue truppe sono avanzate di 12 km.
Il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, ha tirato in ballo “l’Occidente collettivo”, guidato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. In un discorso introduttivo al forum della difesa “Armiya-2024”, in una località vicino alla capitale, Belousov ha ricordato che “l’evento di oggi si svolge durante l’operazione militare speciale, che in realtà è uno scontro armato tra la Russia e l’alleanza occidentale”.
Secondo Belousov, questa situazione è dovuta al desiderio degli Stati Uniti e dei Paesi che li appoggiano di “impedire la costruzione di un nuovo ordine mondiale multipolare ed egualitario: questo confronto tocca gli interessi di ciascun paese”.
Il livello di radiazioni nella centrale nucleare di Zaporizhzhia è “nella norma e rientra nei limiti”. Lo ha detto la portavoce della centrale, Yevgeniya Yashina, alla televisione Rossija 24. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha fatto sapere che “non sono stati segnalati impatti per la sicurezza nucleare”.
Maria Zakharova, portavoce del ministero degli esteri russo, ha accusato l’Ucraina di “terrorismo nucleare” per l’incendio avvenuto nelle torri di raffreddamento dell’impianto.
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