Economia

Kkr-Eni, c’è l’intesa per la cessione del 20% di Enilive

di Giovanni Vasso -

CLAUDIO DESCALZI ENI


Dopo la rete Tim, Kkr si prende (parte) di Enilive: c’è l’accordo con il Cane a Sei Zampe sulla base di una valutazione della società tra gli 11,5 e i 12,5 miliardi di euro. Sul piatto l’intesa per l’acquisizione, da parte del fondo americano, di una quota di partecipazione tra il 20 e il 25 per cento del capitale sociale. L’accordo prevede l’avvio di una fase di due diligence al termine della quale potrà essere completata la stesura della documentazione che renderà ufficiale e concreto il passaggio di azioni e quote sociali. Solo però con le carte “definitive” in mano si potrà arrivare a un accordo formale.

Da San Donato Milanese fanno sapere che “questo passo rappresenta un nuovo esempio dello sviluppo della strategia del modello satellitare di Eni, volta ad attrarre capitale strategico da partner di valore sulla base di multipli attrattivi, finanziando la propria crescita e confermando il valore che la Società sta creando nei propri nuovi business”. Ma non basta perché, secondo Eni, “il forte interesse manifestato in questo periodo da primari investitori finanziari istituzionali (come appunto Kkr ndr) potrebbe portare alla successiva cessione di un’ulteriore quota fino al 10% di Enilive”.

Enilive è la società su cui punta Eni per decarbonizzare e trasformare la mobilità. Gestisce circa 5mila stazioni di servizio tra Italia, Germania, Austria ed Europa e di recente, oltre a siglare la partnership con la Serie A (strappata proprio a Tim) s’è lanciata nel business dei servizi integrati.


Torna alle notizie in home