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Kim minaccia ancora: “Pronti a rispondere a ogni attacco con l’atomica”

di Cristiana Flaminio -


Kim Jong Un minaccia ancora: “Se attaccati, pronti a difenderci anche con l’atomica”. Il leader della Corea del Nord replica, puntuto, alle accuse giunte dal Sud. Il leader democratico di Seul, Yoon Suk Yeol, nei giorni scorsi aveva affermato di non temere le strategie di Pyongyang: “Se la Corea del Nord tentasse di usare un’arma nucleare – ha affermato celebrando la giornata dedicata alle Forze armate -, incontrerebbe una risposta decisa e schiacciante da parte delle nostre forze armate insieme agli Stati Uniti, e quello sarebbe il giorno in cui il loro regime finirebbe”. Parole che hanno imposto a Kim Jong un una risposta sprezzante e feroce. Prima ha bollato il “dirimpettaio” come “un uomo anormale” poi, a latere di un’ispezione presso una base d’addestramento nordcoreana, ha parlato all’agenzia di stampa Kcna: “Il burattino Yoon si è vantato di una controazione militare schiacciante alle porte di uno Stato dotato di armi nucleari, ed è ironico, perché questo fa sospettare che sia un uomo anormale”. Ma non è tutto: “Attraverso un tale discorso grossolano, ha fatto sfoggio della risposta risoluta e schiacciante dell’alleanza Repubblica di Corea-Usa e ha evocato la fine del regime, vantandosi del carattere dell’alleanza ROK-USA basata sulle armi nucleari e tradendo completamente una temerarietà bellicosa. ll mondo non può fare altro che ridere di una tale retorica povera di azioni visibili”. Kim Jong un ha poi ribadito di non temere un’eventuale azione militare dal Sud: “Se il nemico, preso da estrema follia e avventatezza, tentasse di usare forze armate violando la sovranità della Rpdc, pieno di eccessiva fiducia nell’alleanza con gli Usa, ignorando i nostri ripetuti avvertimenti, la Rpdc userebbe senza esitazione tutte le forze offensive di cui dispone, comprese le armi nucleari e, in tal caso, l’esistenza di Seoul e della Repubblica di Corea sarebbe impossibile”. Insomma, Kim non esita a minacciare l’utilizzo dell’atomica di fronte a ogni minaccia. Infine, spazio a un ultimo attacco personale al presidente sudcoreano: “Yoon non si rende conto che tutti i recenti comportamenti meschini stanno accelerando il calendario per l’autodistruzione e l’urlo di battaglia lanciato da Yoon Suk Yeol, con febbre di guerra, non è altro che l’ultimo grido disperato di un uomo in punto di morte”.


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