Khelif denuncerà per danni Musk, Rowling e Donald Trump
La clamorosa notizia arriva dall’Algeria, pubblicata da un giornale online: l’avvocato Nabil Boudi, avvocato del foro di Parigi della pugile algerina iperandrogina medaglia d’oro a Parigi Imane Khelif che è al centro di un caso internazionale per le controversie sul suo diritto di partecipare al torneo femminile di boxe, ha annunciato l’intenzione di portare in tribunale a Parigi – ove è stata aperta un’inchiesta – quanti hanno attaccato Khelif, accusandoli di cyberbullismo. L’avvocato ne ha discusso con i redattori di uno dei principali quotidiani algerini, El Watan, sostenendo che il suo principale obiettivo è “difendere l’onore di Khelif”.
Boudi non ha fatto nomi, ma i personaggi, come è noto, sono eccellenti. “I primi autori del cyberbullismo ai danni di Imane Khelif sono personalità politiche e personaggi pubblici che hanno usato i propri account sulle piattaforme social in questa campagna contro la mia cliente. In tal caso il problema dell’identificazione non si pone, essendo ben noti”, ha precisato.
I nomi li fa la rivista Usa Variety: sono l’imprenditore miliardario statunitense Elon Musk, la scrittrice britannica Jk Rowling nota in tuitto il mondo per essere l’autrice della saga di Harry Potter, l’ex presidente Usa e candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump.
Le prove dell’aggressione mediatica, nelle “pubblicazioni sulle diverse reti sociali – ha aggiunto Boudi -. Con un contenuto circostanziato, ripetuto, gli attacchi sul suo fisico, il suo genere, la sua nazionalità, sulla sua immagine in generale e sulla sua qualità di donna. Ciò che ha subito la mia cliente è incontestabile”.
Contenuti indicati come “aggressivi, misogini e razzisti: la stragrande maggioranza degli attacchi è arrivata dall’estero”.
Torna alle notizie in home