John in Elkann finalmente in Parlamento
Il presidente di Stellantis, John Elkann, sarà ascoltato alla Camera il 19 marzo per illustrare il piano industriale del gruppo e le prospettive occupazionali in Italia. La convocazione, annunciata dal presidente della commissione Attività produttive, Alberto Luigi Gusmeroli, arriva dopo settimane di interlocuzioni e segue il tavolo ministeriale del 17 dicembre dedicato al “Piano Italia”. L’audizione di John Elkann avviene in un momento cruciale per il settore automotive, alle prese con crisi industriali, transizione ecologica e tensioni commerciali globali. Ieri, Tesla, Bmw e i gruppi cinesi SAIC, Geely e BYD hanno presentato ricorsi alla Corte di Giustizia europea contro i nuovi dazi dell’Ue sulle importazioni di auto elettriche cinesi, introdotti a ottobre 2024. Queste tariffe aggiuntive, che possono raggiungere il 35%, si sommano al 10% già in vigore. La Cina aveva già denunciato il “protezionismo” europeo all’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) e avviato un’indagine antidumping sui prodotti europei, inclusi carne di maiale, latticini e cognac.
Tesla, con la sua Gigafactory di Shanghai, ha ottenuto dazi aggiuntivi più bassi (7,8%) grazie a un livello inferiore di sussidi pubblici ricevuti. Per BYD, Geely e SAIC, invece, i dazi variano rispettivamente tra il 17% e il 35,3%. La Commissione europea ha premiato la collaborazione di alcuni produttori con tariffe ridotte al 20,7%, mentre il massimo del 35,3% è stato imposto a chi ha rifiutato di partecipare alle indagini. La disputa riflette le tensioni tra Cina e Occidente sulla competitività delle auto elettriche. Gli Stati Uniti avevano già quadruplicato i dazi sulle importazioni cinesi, portandoli al 100%. In Europa, il ricorso alla Corte generale – dove i giudizi durano in media 18 mesi – sottolinea l’impatto economico e strategico di tali misure per i costruttori internazionali, tra cui Tesla, che produce a Shanghai i modelli Model 3 e Model Y anche per il mercato europeo.
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