Cultura & Spettacolo

Janet de Nardis pronta a partire su Cusano tv: “Il futuro è adesso”

di Nicola Santini -


Dopo numerose e variegate esperienze legate al mondo dello spettacolo e non, Janet De Nardis è tornata alla guida di un programma tv.

“Il Futuro è adesso”, questo il titolo del format ogni venerdì alle 21:30 su Cusano Italia TV, è dedicato a tematiche interessanti come l’intelligenza artificiale, i mestieri del futuro, la silver economy, le neuroscienze fino alle invenzioni più rivoluzionarie come le macchine che guidano da sole, alla medicina del futuro e al destino dell’ESG. In occasione del suo ritorno sul piccolo schermo, Janet, che a breve debutterà anche al cinema nei panni di regista del film “Good vibes”, si racconta.
Janet, come nasce il programma?
Nasce dalla mia profonda passione per la tecnologia e dalla mia curiosità per tutto ciò che c’è di nuovo, oltreché dai miei continui interrogativi etici sulle azioni dell’uomo e sulle strade che stiamo percorrendo, soprattutto in funzione dei bambini che stiamo crescendo. Cusano Italia TV ha apprezzato questa mia proposta di programma e l’ha accolta con entusiasmo permettendomi di intraprendere un nuovo viaggio.
A chi si rivolge?
A tutti quelli che vogliono essere al passo con i tempi, che vogliono decidere il proprio domani e non essere in balia delle decisioni altrui. È un programma che pone importanti quesiti e che permette, grazie al contributo di esperti, di avere risposte e indicazioni di prospettive. Essere informati vuol dire avere il potere di decidere, vuol dire vivere consapevolmente e essere padroni del proprio destino. Credo che sia un programma adatto sia ai giovani che agli adulti: una buona occasione per conoscere tutte le novità tecnologiche, ma soprattutto le questioni etiche che l’umanità sta affrontando. Attraverso ogni puntata sono molti gli spunti per pensare a nuove Opportunità di lavoro, di vita, ma anche di approccio agli altri.
Com’è stato tornare alla guida di un programma?
Per me è sempre elettrizzante. Sono certa di essere nata per questo. Essere la padrona di casa di un salotto televisivo mi permette di viaggiare attraverso approfondimenti di temi e di storie personali, mi aiuta a non perdere la mia capacità empatica e di gestione di tempo e spazio. È un esercizio di stile che mi fa sentire viva e da cui ogni volta sento di imparare qualcosa di importante anche per la mia vita quotidiana.
È in preparazione la nuova edizione del Digital Media Fest: quali saranno le novità?
Il Digital Media Fest è una novità per antonomasia. Non ricordo più quante volte si sia rinnovato cambiando pelle, ma mantenendo la sua anima rivolta sempre ai giovani, al talento e alla sperimentazione. Quest’anno la parola l’ordine è “Intelligenza artificiale” e sicuramente all’interno del festival troverete molti focus sul tema, ma non solo: presenteremo opere innovative sotto vari aspetti e daremo spazio a progetti di condivisione, oltre che a quelli che mirano alle tematiche ESG.
A fine settembre uscirà nei cinema Good Vibes, il primo lungometraggio che hai scritto e diretto…
Questo film è come un figlio, la differenza è che qui la gestazione è stata molto più lunga. Praticamente due anni di lavorazione, ma alla fine sono molto soddisfatta del risultato e grata a tutti quelli che vi hanno preso parte. Un cast di attori che non ha nulla da invidiare alle star hollywoodiane, che ha dimostrato passione e dedizione. Questo è un film corale, pieno di amore e di fiducia anche da parte di tutto il cast tecnico. È un film molto diverso da quelli che solitamente si vedono in Italia, non solo perché è un film di genere, ma perché sperimenta una narrazione diversa, in più episodi, ma concatenati tra loro, con una struttura circolare. È un film che racchiude messaggi importanti, che vogliono portare il pubblico a riflettere sull’uso estenuante della tecnologia, sul concetto delicatissimo di privacy, andando a toccare molti temi sociali che ne scaturiscono: dal cyberbullismo fino alla violenza sulle donne. È importante però, il punto di vista di ogni personaggio che rappresenta l’uomo della porta accanto, con le proprie debolezze, paure, tormenti, ambizioni. Soprattutto, è una storia, o meglio si tratta di più storie che vogliono ribadire come il percorso della nostra vita sia segnato unicamente da noi che abbiamo sempre una scelta, anche quando non ne prendiamo nessuna.


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