J’accuse di Visco: i Dem non dicono più nulla. E l’ultimo errore è dare la colpa a Elly sul voto
“Schlein è l’unica salvezza possibile per i dem. Senza Elly era morto. Sbaglia chi dice altro. Il Pd deve smettere di inseguire Renzi e i 5 Stelle, puntano a sostituire Berlusconi a destra. Deve, invece, affrontare quei temi, a partire dall’economia, su cui fino a ora non ha avuto una linea chiara”. A dirlo l’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco.
VINCENZO VISCO ECONOMISTA
di EDOARDO SIRIGNANO
“Schlein è l’unica salvezza possibile per i dem. Senza Elly era morto. Sbaglia chi dice altro. Il Pd deve smettere di inseguire Renzi e i 5 Stelle, puntano a sostituire Berlusconi a destra. Deve, invece, affrontare quei temi, a partire dall’economia, su cui fino a ora non ha avuto una linea e su cui ha detto poco o quanto niente”. A dirlo l’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco.
Cosa ne pensa della linea economica del governo Meloni?
Sulle questioni macroeconomiche che riguardano l’Europa si è rinunciato, più o meno, a tutte quante le promesse elettorali. Sulla stessa delega fiscale non si farà molto. I soldi non ci sono. Stiamo parlando di un insieme di misure che fanno perdere gettito. Sul resto il governo ha una linea di destra e quindi difficile da condividere per chi non proviene da quella storia.
Dal punto di vista del Pil nazionale, l’Italia sembra si stia comportando bene rispetto al resto del continente…
Non è vero. Non culliamoci sul fatto che la Germania stia andando piuttosto male. Stiamo parlando di un paese che dipende molto dal gas russo e dalle esportazioni cinesi. Per quanto riguarda l’Italia, c’è un modesto segnale di recupero, di produttività. Poca roba.
Rispetto all’inflazione intravede qualche segnale positivo?
Gli ultimi dati sono brutti. L’inflazione è aumentata ad aprile. È inquietante. Nel momento in cui l’energia sarà meno cara anche i prezzi scenderanno. Bisogna, però, vedere con quale rapidità avverrà questo processo, quale sarà il ritardo. Resta, inoltre, il problema del recupero del potere d’acquisto che è andato perduto e riguarda tutti, in particolare i ceti meno abbienti, che hanno preso una botta micidiale. Stiamo parlando di salari bloccati da venti anni che perdono mediamente il dieci per cento. È molto dura.
Arriva, intanto, l’ennesima batosta alle urne per la sinistra. Perché?
C’è un’onda in tutta Europa che va in una specifica direzione. È l’effetto di una situazione più ampia, su cui influisce anche la guerra. La ricerca di sicurezza è l’argomento dominante e quindi la gente va a destra. È un fenomeno che parte dalla Svezia, passa per la Spagna e arriva in Italia.
Non c’è speranza per il futuro?
Le politiche di destra penalizzano le masse popolari. Mi aspetto, quindi, un recupero.
La classe dirigente del Pd è esente da colpe?
Non scherziamo! Schlein è l’unica salvezza possibile per i dem. Il Pd era sceso al 16 per cento alle politiche. Non lo dimentichiamo. Senza la nuova segreteria, era morto. Adesso non è facile trovare una linea, ma non vedo alternative ad Elly.
Quanto pesa il campo largo?
Renzi vuole sostituirsi a Berlusconi a destra. Il problema è vedere cosa faranno Calenda, i radicali e soprattutto gli elettori. Ricordiamoci che c’è più di mezza Italia che non ha votato.
Cosa ne pensa, invece, dello scaricabarile di Conte?
I 5 Stelle stanno semplicemente facendo un’operazione di conversione a destra.
Cosa può fare il Pd per uscire dal baratro?
Fare quello che non ha fatto negli ultimi anni: essere più presente e spiegare quali sono le posizioni sui singoli argomenti, attaccando laddove la destra è debole.
Qualcuno, però, pensa che basta additare la maggioranza con la vecchia accusa del fascismo…
Questa storia non riguarda Schlein, ma un gotha radical chic che è fuori dal Pd. Detto ciò, siamo davanti a un governo di estrema destra. L’attacco a una magistratura indipendente, come quella della Corte dei Conti, vale più di mille parole. Il problema è che non siamo in Ungheria o in Polonia, ma in Italia. È inquietante sapere che saranno messi sotto controllo i giudici amministrativi.
Un problema per Schlein, però, sarà non farsi sopraffare da quelle correnti che hanno messo all’angolo qualsiasi segretario?
Elly ha vinto il congresso. Ha una maggioranza solida e quindi può bastonare le correnti come e quando vuole, sempre se ha la forza e la volontà di farlo.
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